L'Imam di Firenze e Forza Nuova si confrontano sulla Moschea

La Moschea a Firenze, se parla da anni. In fase ciclica, ogni tanto, quel po’ che basta, la città sembra prendersene a cuore. Sembra, perché la sensazione è quella che l’argomento sia scomodo; progetti, aree possibili, discussioni e dibattiti pubblici, opinioni politiche entrano ed escono dai mille cassetti di questa città. Un po’ come i vestiti buoni, indossati per matrimoni o comunioni, e poi riposti nell’armadio fino a che non ritorna il tempo delle cerimonie. Così attorno alle ragioni ed alle richieste della comunità islamica fiorentina la discussione procede a stolzi, tra il dare ed il togliere ed è difficile capire se si tratti di reali problemi logistici, se l’argomento sia scomodo o di ordine pubblico. Ad ognuno la propria convinzione.

Sta di fatto che il tema si è riproposto. La cosa non è nuova; lo è se il discorso è alimentato dalla sezione fiorentina di Forza Nuova che ha proposto la conferenza “Moschea a Firenze: Il Faccia a Faccia”. Il dibattito si terrà il 30 settembre, alle 19, presso l’Hotel Mirage di Firenze in via Baracca 231. Sicuri oratori Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, Imam di Firenze Izzedin Elzir, Achille Totaro, Senatore della Repubblica ed esponente del PDL e Mario Razzanelli, Lega Nord Toscana. In attesa di risposta sindaco di Firenze Matteo Renzi, all’ex sindaco Mario Primicerio e al consigliere regionale Eugenio Giani a cui sono stati recapitati gli inviti ufficiali. Letta così appare un gesto distensivo, un tentativo di instaurare un dialogo tra posizioni radicalmente distanti.
“Ogni dissenso legato alla Moschea – afferma Ilario Palmisani, coordinatore provinciale di Forza Nuova –fina da subito marchiato come “razzista” o “xenofobo”, è stato messo a tacere - La censura non si addice ad un dialogo aperto quale dovrebbe essere quello sulla realizzazione di una Moschea nella nostra Città. Per queste motivazioni abbiamo deciso di organizzare una conferenza invitando l’Imam Izzedin Elzir, che ho avuto la possibilità di conoscere personalmente e per cui nutro stima e rispetto. Speriamo di aver creato un momento di dibattito in cui le idee possano davvero essere messe a confronto, con fermezza ma con rispetto, libere da ogni censura”.