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Tutti i fiorentini verso la guida del governo: il prof. Conte possibile premier

Il leghista Bagnai potrebbe andare a guidare il ministero dell'economia e il pentastellato Bonafede potrebbe diventare guardasigilli. Il toto-ministri in salsa fiorentina

Il prossimo governo potrebbe essere guidato da un professore fiorentino. L'esecutivo, che dovrebbe nascere grazie all'accordo tra 5 Stelle e Lega, potrebbe avere come premier il prof. di diritto privato dell'Università di Firenze Giuseppe Conte.

Chi è Giuseppe Conte

Nato a Volturara Appula (paesino nell'entroterra di Foggia), avvocato 54enne e ordinario di diritto privato all’Università di Firenze, Giuseppe Conte era tra i nomi scelti da Luigi Di Maio nell’elenco dei ministri dell’eventuale governo Cinque Stelle: era stato indicato per ricoprire l’incarico di ministro della Pubblica amministrazione, deburocratizzazione e meritocrazia. Giuseppe Conte si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma (1988) con votazione 110/110 e lode. Tra il 1992 e il 1993 è stato borsista presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

Ha proseguito gli studi a Yale, negli Stati Uniti, a Vienna, Parigi, Cambridge e New York. Nel corso della sua carriera accademica ha insegnato diritto civile e commerciale presso l’Università di Roma Tre, la Lumsa di Roma, l’Università di Malta e quella di Sassari. Condirettore della collana dell’editore Laterza dedicata ai “Maestri del diritto”, è membro del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, e ha presieduto la commissione speciale del Consiglio di Stato che ha “destituito” Francesco Bellomo, il consigliere finito nella bufera per i corsi per aspiranti magistrati conditi da avances.

Il totoministri

Conte non è l'unico fiorentino che potrebbe giurare davanti al presidente della repubblica Mattarella. Il professore no-euro Alberto Bagnai, che ha sfidato al Senato Matteo Renzi nel collegio uninominale fiorentino, è in lizza per il dicastero dell'economia. E c'è un altro giurista fiorentino che potrebbe andare a far parte della compagine governativa. Si tratta del deputato grillino, e fedelissimo di Luigi Di Maio, Alfonso Bonafede. L'avvocato, originario della Sicilia ma a Firenze da più di 20 anni, potrebbe andare a guidare il ministero della giutizia.

Il contratto di governo

L'accordo tra 5 Stelle e Lega per dar vita ad un nuovo governo sarà il cosiddetto 'contratto d governo': un elenco di provvedimenti da adottare durante l'esecutivo. Lega e grillini concordano sulla posizione che l'Italia dovrà assumere nei confronti dell'Europa, meno vincoli e più sovranità nazionale. Ma ci sono diversi punti su cui i due movimenti non trovano l'accordo. A cominciare dalle grandi opere. I grillini sono storicamente contrari a tutte le grandi infrastrutture progettate al Nord, dalla Tav alla Pedemontana, dal Terzo Valico al gasdotto Tap. Nessun accordo nemmeno sul tema migranti. Anche le legge sulla legittima difesa proposta dal Carroccio non piace ai pentastellati. 

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