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Politica Le Cascine

Il ministro Boschi, Renzi e la mega fionda: al via la Festa de l'Unità 2014

Fino al 14 settembre, dopo un anno di assenza, stand rimontati al parco della Cascine. Presente lo squadrone dei ministri Pd, poi D'Alema, Fassino, Guerini, Serracchiani, Rossi e Nardella. E una fionda capace di 'sparare' le persone a 50 metri

Ci saranno le classicissime ficattole ripiene, i bomboloni alla crema del Mugello, l’odore del fritto mischiato a quello della carne nelle griglie, la mega pizzeria del Pd di Scandicci. E poi, alle Cascine, dopo un anno di assenza, da questa sera fino al 14 settembre, ci sarà la novità adrenalinica della Festa de l’Unità 2014 (Festa nazionale degli Enti Locali): 'Ejection Seat'. Una giostra un po’ particolare visto che gioca sull’effetto fionda ed è capace di ‘sparare’ le persone opportunamente imbracate fino a 50 metri di altezza.

Ma perché poi andare alla Festa de L’Unità e voler scappar via in cielo, anche per qualche istante? Che sia una malignità cucita per benino sui bersaniani di ferro, gli irriducibili? Le similitudini, tra la voglia di boccata d’aria stroncata dalla metafora della fuga corta, breve come la forza dell’elastico che prima ti insegue, ti bracca ed infine ti sbatte a terra sui materassi gonfiabili, non mancano. Stai a vedere che c’è lo zampino di Matteo….. Una volta c’erano le pesche con i biglietti vincenti arrotolati nella pasta, le lotterie…..oggi ci sono le pesche, le lotterie, i gratta e vinci e le fionde spara ex comunisti.

MISTER LEOPOLDA – Si diceva della Festa, che da quest’anno ritorna ad essere ‘de l’Unità’. Lo ha voluto fortissimamente Renzi che, è bene non dimenticarselo, è sempre il segretario del Pd. Altro che Festa Democratica…..si ritorna al futuro rispolverando la tradizione di casa. Un ‘cambia verso’, applaudito dai nostalgici delle friggitrici del Pci, con qualche indicazione terapeutica. A partire dal ‘manico’: a Firenze la macchina organizzativa è stata affidata a Leonardo Sorelli, il responsabile dell’organizzazione del Pd metropolitano. Un nome che ai non addetti ai lavori può raccontare poco; molto più a chi ha bazzicato le Leopolde targate Matteo Renzi: Sorelli, infatti, è chiamato ‘Mister Leopolda’, visto che negli anni addietro ha curato e organizzato le kermesse di autunno che hanno lanciato il rottamatore in orbita. La domanda, quindi, scatta spontanea: ci sarà il gong dei cinque minuti; ci saranno i cento tavoli, le parole da portarsi da casa? “La Leopolda era un momento di iniziativa politica forte, incalzante, con gli interventi di cinque minuti, durava due giorni e mezzo, la Festa dell’Unità ne dura 24. Sono due format totalmente diversi”. Dice Sorelli, che si smarca subito da qualche mugugno interno, nel dietro le quinte del Pd fiorentino. Le due manifestazioni, precisa, “non hanno niente in comune, ci saranno tanti volontari e persone che hanno lavorato sulla Leopolda, ma il format è totalmente diverso. La Festa dell’Unità ricalca lo schema classico”.

RENZI – Detto un po’ del ludico e dei rumor, il programma. Partendo dal grande atteso che nel programma non compare. Matteo Renzi, da premier e segretario del Pd non è la testa di serie numero uno nel tabellone degli eventi. Vuol dire che non raggiungerà la sua amata Firenze? No, vuol dire, molto probabilmente, che farà una scappata alla Festa, un bel giro tra gli stand, un saluto caloroso ai volontari, ai Giovani Democratici e ci scapperà uno strapuntino per la stampa. Ma per adesso non c’è una data certa: "Non è semplice – ha sottolineato il segretario metropolitano del Pd di Firenze, Fabio Incatasciato – avere un presidente del Consiglio un mese prima, quando si fa il programma”. Certo, continua Incatasciato, "è la sua città, la sua gente, la sua comunità: lo aspettiamo. Ovviamente, dentro un programma, e' difficile realizzare una presenza come la sua. Vediamo”.

PROGRAMMA – E dopo una ‘intro’ bella lunga, in stile ‘suite rock anni 70’, arriviamo all’osso della questione: la parte politica della festa. Perché, e non scopriamo nulla, dai palchi estivi delle Feste de l’Unità, si fa politica (lo scorso anno furono i pienoni emiliani a consacrare Renzi alla guida del partito prima ancora delle primarie). Così a Firenze prima di tutto arriverà lo squadrone dei ministri Pd del governo Renzi: Andrea Orlando (Giustizia), Maurizio Martina (Politiche Agricole), Giuliano Poletti (Lavoro), Roberta Pinotti (Difesa), Maria Elena Boschi (Riforme e Rapporti col Parlamento) in chiusura. Poi i sottosegretari, passando per esponenti di primo piano del Partito democratico e del mondo sindacale. Fra gli esponenti di primo piano del Pd in programma come ospiti, l'ex premier Massimo D'Alema, i vicesegretari Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani, il presidente Matteo Orfini, Gianni Cuperlo, Pippo Civati, Gianni Pittella, Stefano Fassina. Parteciperanno ai dibattiti anche il presidente dell'Anci Piero Fassino, il presidente della conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, leader sindacali come Susanna Camusso (Cgil), Maurizio Landini (Fiom), e Luigi Angeletti (Uil). Sul palco, tra i big locali, non mancheranno il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e il sindaco di Firenze, Dario Nardella.

Sempre sul fronte governo, tra gli annunciati a Firenze figurano il viceministro dell'Economia Enrico Morando e i sottosegretari Roberto Reggi (Istruzione), Domenico Manzione (Interno), Gianclaudio Bressa (Affari Regionali), Sandro Gozi (Politiche Europee), Luca Lotti (Presidenza del Consiglio). Previsti inoltre la vicepresidente di Confindustria Antonella Mansi, il politologo Roberto D’Alimonte, e il blogger disabile Iacopo Melio, autore dell'hashtag #vorreiprendereiltreno. “Ci saranno tanti dibattiti – continua Incatasciato – che coinvolgeranno quasi tutto il governo nazionale; ci sarà tutta la segreteria nazionale, e ci saranno tutti i nostri rappresentanti a livello locale, sindaci, assessori e consiglieri regionali, e una parte importante del governo cittadino”.

Dibattiti ma non solo: nello stand della Libreria Rinascita, l'Istituto Gramsci Toscano organizzerà una mostra con 20 vecchi manifesti Pci sulla Festa dell’Unità alle Cascine; i Giovani Democratici presentano un programma di concerti con artisti come i Diaframma e Giorgio Canali. Infine i numeri della manifestazione: 250 volontari al giorno al lavoro in costante avvicendamento; circa 300mila euro per il budget.

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