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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Fake News, 5 Stelle contro Renzi: “Un giochino su misura per lui”

Dopo la Leopolda il Movimento contro il leader Pd: “Ormai è in caduta libera”

“Una follia ritenerci coinvolti”. Così il Movimento 5 Stelle replica alle accuse di Fake News lanciate da Matteo Renzi dal palco della Leopolda 8, dove il segretario del Pd ha annunciato “un report pubblico ogni 15 giorni sulle schifezze che troviamo sul web”.

Renzi, citando inchieste di New York Times e Buzzfeed, parla di uno “strano rapporto che lega adepti del Movimento Cinque Stelle a sostenitori di Salvini”, e chiede spiegazioni sul perché “post sui social riferibili a 5 Stelle e Lega siano riconducibili agli stessi codici di Analytics (il programma per 'contare' i contatti in rete, ndr)”.

“E' un giochino orchestrato su misura intorno a Renzi, non a caso le inchieste giornalistiche sono uscite a pochi giorni dall'inizio della Leopolda”, ribattono i grillini con un post sul blog di Beppe Grillo firmato 'Movimento 5 Stelle', augurandosi che New York Times e Buzzfeed “tornino a fare vero giornalismo”.

“Le inchieste nascono da una ricerca di Andrea Stroppa, arruolato nella Cys4, la società di sicurezza di Marco Carrai, braccio destro di Renzi. Sembra un giochino orchestrato su misura al segretario del Pd, ormai in caduta libera”, si legge sul post, che prosegue: "Quella dei quotidiani è un'altra fake news sulle fake news”

“Si parla di siti web sensazionalistici che riporterebbero i medesimi codici di Analytics e di Adsense. Questi siti nascono spontaneamente. Sul web ognuno può aprire più di una piattaforma e pubblicare quel che vuole. Ma ciò non significa che ci debba essere un coinvolgimento della forza politica di riferimento. E' una follia solo pensarlo”, scrivono i 5 Stelle.

Carrai ha smentito pubblicamente (sul Corriere della Sera) che Stroppa sia un dipendente delle sue aziende. E Renzi nella ultima Enews rilancia le accuse. “Chi vuole inquinare il dibattito politico ci troverà dalla parte della verità. Se gli altri partiti vogliono fare altrettanto, non gridino al complotto: basta che dimostrino la propria trasparenza. Abbiamo già pagato prezzi altissimi agli spacciatori di bufale. Ogni quindici giorni presenteremo un report con numeri e fatti e ognuno si farà una propria opinione”.

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