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Elezioni comunali 2014

Sondaggio Mannheimer: "La ricandidatura di Renzi a sindaco è inopportuna"

Così lo studio Ispo del noto sondaggista di Porta a Porta, presentato in Palazzo Vecchio e commissionato da Mario Razzanelli. Sul tema la base del Pd si spacca anche se il sindaco "rimane il politico più apprezzato dagli italiani"

La nuova ricandidatura a sindaco di Matteo Renzi è giudicata dalla maggioranza degli italiani “inopportuna”. A dirlo Renato Mannheimer, volto noto di Porta a Porta e presidente dell’Istituto Ispo, a cui Mario Razzanelli, consigliere leghista in Consiglio comunale (il portabandiera delle primarie nel centro-destra, a cui i suoi alleati stanno rispondendo picche e l’attrito è tale che si starebbe profilando una sua lista civica), ha commissionato un’indagine specifica sul tema.

Con ordine. Partendo dal campione selezionato: 805 interviste. E dalla domanda sul segretario del Pd: il giudizio sul bis di ‘Matteo’. “Inopportuna secondo il 66% delle risposte, opportuna al 29% (non sa il 5%). Così tutta la popolazione. Nello specifico del dato: il maggiore tasso di inopportunità, e non poteva essere altrimenti, si è registrato tra gli elettori dello schieramento avverso al Pd: 77% quelli di Forza Italia, 79% di Ncd, 76% del M5S. Nel Pd prevale sempre l’inopportunità ma la base si spacca praticamente a metà: il 52% per il no, il restante 47 per il sì (con l’un per cento che non si è espresso sul tema). Il tutto sottolineato da un dato: il parere negativo è sostenuto dalla fascia anagrafica che va dai 55enne ai 64enni, dai residenti del Nord-Est, imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi.

Ora, la parola opportunità o inopportunità lascia il campo libero all’interpretazione. E non si tratta di una questione di merito. Perché se da una parte i numeri possono avere il sapore della stroncatura (per questioni di agenda e rispetto dei ruoli), dall’altra, invece, quell’inopportunità potrebbe essere letta come un invito a far di più: una richiesta di massimizzazione dell’impegno di Renzi sul piano (e scala) nazionale. Il classico aumento di peso e di portata, aspetto per altro non smentito da Mannheimer. Come dire, tra Firenze e l’Italia, meglio la seconda che entrambe.

Anche perché Renzi si trovi stabilmente, e da mesi, nel gradino più alto del podio di gradimento dei politici italiani. “Ad oggi – ha confermato Mannheimer – il sindaco è nettamente il più popolare” tra i politici in scena. Il più ‘amato dagli italiani’ ed in continua ascesa. Se l’accordo Renzi-Berlusconi sulla legge elettorale “ha riportato al centro della scena politica il Cavaliere”, dall'altro capo, secondo il sondaggista, “ha accresciuto notevolmente, soprattutto all’interno dell’elettorato di Forza Italia, la popolarità del sindaco”.

LEGGE ELETTORALE E PRIMARIE – Chiuso il capitolo Renzi, il tema caldo, quello del momento, la legge elettorale. E un ritornello fisso: il 52% degli italiani non ama i listini bloccati e preferirebbe le liste aperte. Non solo, per il 73% sarebbe ‘opportuno’ che le forze politiche scegliessero i propri candidati a sindaco delle grandi città attraverso primarie. Cosa che tuttavia a Firenze, né a sinistra, né oramai a destra, sembra essere all’ordine del giorno.

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