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Elezioni comunali 2014

Nardella sindaco di Firenze al primo turno: le reazioni degli sconfitti

Le reazioni degli altri candidati dopo la schiacciante vittoria di Dario Nardella. Scaletti, Amato, Grassi e Stella saranno all'opposizione

Manca poco al risultato finale delle amministrative di Firenze che decretano una vittoria  schiacciante per Dario Nardella, ex reggente della città dopo l’uscita di scena dalla piazza fiorentina del premier Matteo Renzi. Il trend è stato lo stesso dello europee, una grande affermazione del partito democratico che fa passare il sindaco senza alcun ballottaggio. Già pronta la festa in piazza Santissima Annunziata, location dove festeggiò lo stesso Renzi, e che la settimana scorsa ha accolto il comizio  finale dei pentastellati di Grillo.

Non rimane che l’amaro sulla bocca degli sfidanti.  A spoglio ancora da ultimare, Marco Stella, candidato sindaco di Forza Italia, ha detto riferendosi al neo primo cittadino: "Gli faccio il mio in bocca al lupo”.

STELLA -  "La politica è una cosa bella, non è una guerra e va presa anche con il sorriso sulle labbra. Durante il periodo elettorale ci sono gli scontri, ma poi bisogna ricordarsi che si lavora tutti per Firenze. Noi continueremo nei prossimi 5 anni a fare quello che abbiamo fatto negli ultimi trenta giorni: lavorare per la città e i fiorentini. Bisogna prendere atto anche di quelle che sono le sconfitte". Come giudica il risultato modesto del centro-destra? "Non scordiamoci mai da dove veniamo, è stata una compagna elettorale difficile e le liste sono andate divise. A livello nazionale il risultato non è stato eccezionale, ma qui, comunque, superando il Movimento 5 Stelle, siamo il secondo partito in città. Non sono contento e potevamo fare meglio. Adesso ripartiamo con i nuovi consiglieri comunali e con il partito".

GRASSI - Pensa già al domani Tommaso Grassi, candidato sindaco a Firenze per Sel e Prc, poco dopo essersi complimentato con Dario Nardella nella sala stampa di Palazzo Vecchio.  "Faremo un'opposizione concreta, reale, porteremo in Consiglio comunale quello che abbiamo proposto durante la campagna elettorale. È su questo che incalzeremo la nuova maggioranza".  "Noi- continua- sappiamo quale sarà il clima ma sappiamo quello che faremo noi: le nostre idee non erano spot elettorali, è su quelle che ci confronteremo". Ovviamente "dai banchi dell''opposizione" perché "il nostro resta un progetto alternativo a quello del Pd: il Pd guarda a destra, come ha dimostrato in questa campagna, andando a prendere voti da quella parte". Tra le varie vertenze ''appese'' a Palazzo Vecchio, c''e'' anche quella che riguarda il salario accessorio dei dipendenti comunali: "Noi- sottolinea Grassi- ripartiamo dalla mozione approvata nell''ultimo consiglio comunale. Restiamo in perfetta continuità' con quell''atto, dove abbiamo chiesto di ritirare, come lo richiediamo ora, le lettere di messa in mora e di riaprire un tavolo con il Mef". All''epoca "e'' stata votata da tutto il Pd, con il capogruppo che ci disse che non si sarebbero mai permessi di bocciare una mozione che poteva significare 4mila, 5mila voti in meno. Ora però- conclude- devono metterla in atto, un po' perché hanno avuto la fortuna di governare nuovamente a Firenze, un po'' perché è andata al voto d'aula, l'hanno votata, ora la mettano in pratica".

SCALETTI - Cristina Scaletti si dice soddisfatta: “Siamo partiti con zero voti, zero soldi, zero apparati. Non avevamo né una sede né un telefono ma tante idee e voglia di fare. Ringrazio le migliaia di fiorentine e fiorentini che hanno voluto dare fiducia a un progetto partito dal basso, autofinanziato e portato avanti esclusivamente grazie all'impegno di tanti volontari, di amici e dei candidati che hanno accettato di condividere con noi questa entusiasmante campagna elettorale". "Noi non abbiamo avuto partiti dietro, non abbiamo avuto il traino delle europee. Nardella è stato trascinato da Renzi, Amato da Grillo, Grassi da Tsipras e Stella da Berlusconi: noi abbiamo contato soltanto sulle nostre forze e sulle nostre idee" ha proseguito Scaletti.

“È un bellissimo risultato e per noi rappresenta una vittoria piena: in una tornata elettorale che ha cambiato lo scenario nazionale ed europeo, il nostro progetto rappresenta la vera e unica espressione civica che si è messa in gioco a Firenze. Faccio i miei complimenti al neo Sindaco Dario Nardella e gli do appuntamento in Palazzo Vecchio: gli staremo col fiato sul collo e daremo battaglia per portare in Comune metodi di condivisione e partecipazione. Siamo appena nati ma abbiamo forza e determinazione" ha concluso Cristina Scaletti.

AMATO - Più dura la candidata di Grillo: “Nardella sindaco al primo turno. Per Miriam Amato, candidata sindaco del M5S, si tratta di "un fenomeno incomprensibile. La città è stata riconsegnata in mano al Pd". ''Senz’altro- continua- abbiamo commesso degli errori ma evidentemente al Pd hanno saputo lavorare bene, con gli slogan soprattutto, ma anche con i loro militanti, e sull''elettorato anziano. Noi abbiamo meno soldi e meno potere, siamo riusciti a raggiungere meno persone". Meno del 10% se lo scrutinio in corso confermasse il trend del pomeriggio: 9,34% quando mancano all''appello settanta sezioni su 360 totali. Senza contare la slavina a carattere nazionale. Un risultato ad una cifra che tuttavia, per la candidata 5 Stelle, "non è una sconfitta: noi - prosegue - proponiamo una rivoluzione culturale e le rivoluzioni culturali richiedono tempo per essere portate a termine". Cosa farete appena vi siederete sui banchi del Consiglio comunale? "Opposizione dura, perché siamo convinti che il Pd non abbia fatto e non farà buona amministrazione a Firenze: vuole gli inceneritori e le infrastrutture, come l''ampliamento dell''aeroporto, che fanno male alla salute dei cittadini". Nessuna alleanza con le altre forze di minoranza: "Il M5S- conclude- non fa alleanze con nessuno".

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