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Primarie Pd, seggi semideserti: alle 12 hanno votato in 5mila

Il segretario del Pd fiorentino, Gianassi: "Puntiamo ad avere tra i 10 e i 15.000 votanti". Nel 2012, nel ballottaggio Renzi Bersani a mezzogiorno si erano già presentate 24mila persone. Nelle primarie del 2009 alla stessa ora oltre 12mila

Primarie Pd – Il primo dato sull’affluenza arriva attorno alle 14:30 quando l’ANSA batte che, a mezzogiorno, in città sono state circa 5mila le persone votanti. Cifra che arriva direttamente dallo stato maggiore del Partito democratico fiorentino, visto che è stata divulgata da Federico Gianassi, segretario del Pd cittadino. Secondo Gianassi, come scrive sempre l’ANSA, “il dato è equivalente alle primarie del 2012. Puntiamo ad avere tra i 10 e i 15.000 votanti”.

Poi, visto che il dato è scarsino, la solita analisi meteo, “se le condizioni meteorologiche miglioreranno”. Ipotesi decisamente incomprensibile visto che si tratta di consultazioni politiche e di parte, che prendono vigore proprio dalla partecipazione dal basso. L’antipolitica o i mal di pancia politici spingono al mare, l’appartenenza, tuttavia, non conosce stagione meteorologica, il bello o il brutto tempo.

E tuttavia, la sottolineatura sullo stato del cielo, e le conseguenti previsioni numeriche, fanno pensare ci sia timore per il flop. Gianassi dice che il dato è equivalente alle primarie del 2012. Mica tanto: alle 12 del 2 dicembre, durante il ballottaggio Bersani – Renzi nella sola Firenze città avevano votato 24.150 persone (40 mila alle 17).

All’epoca, tuttavia, c’era di mezzo il candidato del centro sinistra alla guida del Paese e la questione era rimbalzata ovunque. E la partita tra il sindaco e il segretario ebbe il sapore dello scontro storico: una sinistra contro un’altra sinistra. Una fenomenologia, la rottamazione, contro la stratificazione partitocratica lunga una trentina d’anni, dal dopo Berlinguer in poi. Una sfida tra ideologie titaniche - più che tra titani - che fece come il miele con le api. Con un onda talmente lunga e alta da arrivare nel giro di 14 mesi fin dentro a Palazzo Chigi, passando per il Nazareno.

Così, per correttezza, confini politici e numerici, è bene tornare indietro non all’8 dicembre 2013 né alla doppia sfida dell’autunno dell’annoi prima. Ma è necessario catapultarci indietro di 5 anni, a quel febbraio 2009. Quando Renzi trionfò su Pistelli, Lastri, Ventura, Cruccolini. Anche all’epoca in ballo c’era la candidatura per la poltrona da sindaco di Firenze, ma allora furono altri numeri. Scrive Repubblica Firenze il15 febbraio 2009 (QUI IL LINK):

“Sono stati 37.468 i votanti totali alle primarie fiorentine del centrosinistra, secondo i dati forniti dalla segreteria regionale del Pd. Alle consultazioni per la scelta del segretario Walter Veltroni, nell'ottobre 2007, in città votarono in circa 35 mila. Alle 17 avevano votato 25.016 persone. Alle ore 12 gli elettori che avevano dato il loro voto erano stati 12.629”.

Primarie Pd - seggio piazza Ciompi (2)-2PIAZZA CIOMPI - Le previsioni di Gianassi, in pratica, potrebbero fermarsi ad un terzo o addirittura ad un quarto di quella vecchia e prima consultazione su Firenze. Forse, quando ancora mancano 4 ore alla chiusura dei seggi, con i numeri del 2009 lontanissimi, la cornice migliore a quel che sta succedendo è in piazza dei Ciompi. Lì, nel seggio dove Renzi, proprio nel 2012, impiegò per la massiccia affluenza circa tre ore per far la fila e votare. Il circolo oggi, poco prima delle 15, era vuoto, zitto. Fuori, all’ingresso, sul portone in legno, nell’anta sinistra tre mini volantini dei candidati, uno a testa. Dall’altra parte la bandiera del Pd. La cornice atmosferica di un tesseramento per la proloco. Ancora non è finita, Nardella e il Pd sperano.

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