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Elezioni comunali 2014 Centro Storico / Via dell'Ulivo

Elezioni, Nardella lancia il referendum su Renzi: "Firenze, peggio o meglio?"

Il candidato sindaco alla presentazione della lista del Pd: "Chiederemo ai fiorentini se Firenze è migliorata oppure no in questi ultimi cinque anni, perché il voto delle amministrative è anche un'occasione di bilancio"

“Noi siamo il partito dei fiorentini, non una lista ma ‘la lista’ da battere, l’unica a poter rivendicare meriti”. Il virgolettato è di Dario Nardella, vicesindaco e candidato sindaco di Firenze; ‘la lista’ è quella del Partito democratico fiorentino che si è presentata questa mattina al Teatro Spazio Alfieri. Alla testa dello ‘squadrone’ Pd, Cosimo Guccione, il più giovane dei nomi in lizza: classe ’92, studente di economia, è l’attuale segretario dei Giovani Dem. Lo seguono 5 donne: l’attrice Katia Beni, l’attivista dell’associazione Copse e rappresentante dei senegalesi Diye Ndiaye, l’avvocatessa specialista nel diritto di famiglia Susanna della Felice, la pedagogista attiva nel mondo delle cooperative sociali Marzia Emmer e l’avvocatessa esperta in diritto del lavoro Cecilia Del Re. Trentasei in tutto, la metà donne, tra cui due assessori della giunta inaugurata da Matteo Renzi: Caterina Biti, all’ambiente; Cristina Giachi all’università e alle politiche giovanili.

Un po’ di facce nuove, altre più avvezze alla politica, o quanto meno ai banchi consiliari del Salone dei Duecento: Stefania Collesei, Stefano Di Puccio, Angelo Bassi, Massimo Fratini, Giampiero Gallo, Cecilia Pezza, Vannucci Andrea, per citarne alcuni. “Con questa lista – ha continuato Nardella – che rappresenta tutte le anime della città e che si lega anche al segretario Renzi e alla spinta nazionale che il Pd sta dando con l’azione di governo per riformare il Paese, e le altre che fanno parte della coalizione, staremo in mezzo alla gente, nelle strade, nei mercati, nelle piazze, perché siamo credibili. Siamo la lista della credibilità”.

RENZI - Detto questo Nardella ha lanciato la vera sfida all’elettorato fiorentino: il giudizio su quel che è stato. Perché quel che è stato, dal 2009 al febbraio scorso, si chiama Matteo Renzi, che da Firenze ha agguantato un posto fisso nelle cronache politiche, ha lanciato la rottamazione, ha sfidato Bersani e il Pd, poi ha preso il Pd e il Governo. Tutto questo da sindaco. Con Firenze al centro ieri e oggi, anche se ‘Matteo’ ha trasferito l’ufficio da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi. Perché il prossimo 25 maggio le urne elettorali racconteranno anche di questa partita dentro la partita: il giudizio sul campo (e sul merito) di quella corrente che, partita proprio da Firenze, ha raggiunto la vetta del Paese. Una campagna elettorale non dovrebbe vivere solo di ricordi, tuttavia qui si tratta di un ragionamento complesso, una fenomenologia, che trasborda le antiche mura medicee, tanto da renderlo inevitabile.

‘REFERENDUM’ – Nardella, renziano di ferro, scelto dal premier per fargli la supplenza e domani proseguire quel solco, lo sa. Lo sa così bene che nelle passate settimane si è finito la gola con frasi del tipo: “Non sono il clone/doppione di Renzi”. Ma se i suoi avversari candidati sindaci, quotidianamente, lo sfidano e lo interrogano proprio su questo cordone ombelicale politico, Nardella alla fine è uscito allo scoperto plastificando sotto la luce del sole quel tema che finora, per scelta, aveva tenuto sottotraccia: una sorta di referendum su Renzi e sulla filosofia amministrativa da cui tutto è partito, compreso Nardella. “Con il voto del 25 maggio – ha sottolineato il vicesindaco reggente – chiederemo ai fiorentini se Firenze è migliorata oppure no in questi ultimi cinque anni, perché il voto delle amministrative è anche un’occasione di bilancio. Ci sono due grandi scelte in gioco: chi, come noi, vuole dare nuovo rilancio al cambiamento che abbiamo avviato in questi cinque anni e chi non è d’accordo e vuole demolire questo cambiamento e vuole fermarsi e portare indietro le lancette dell’orologio”.

E ancora: “Ci sono dieci candidati a sindaco ma non ci sono decine di progetti per Firenze. Le opzioni in gioco sono due”. E sull’eventuale ballottaggio? “Fa parte del gioco. Tanti sindaci di Firenze – ha detto – sono andati al ballottaggio. Noi non ne facciamo una questione di vita o di morte. Quello che ci interessa è vincere per il governo di Firenze. Per gli altri il ballottaggio è un’ossessione, perché l’obiettivo è solo quello di andare al ballottaggio e di portare i fiorentini a votare due volte, per noi è invece decisivo che ci sia una scelta”. Dello stesso avviso del vicesindaco, Federico Gianassi, segretario del Pd Firenze, anche lui sul palco dello Spazio Alfieri: “Vogliamo vincere e proveremo a farlo al primo turno, anche se sappiamo che a Firenze non sarà facile: l’ultimo ad imporsi al primo turno fu Leonardo Domenici, nel 1999”. L’obiettivo? “Per noi – prosegue Gianassi – sarebbe importante confermare il 35% delle ultime comunali, quelle del 2009”.

Un progetto che tuttavia, per stare insieme, al di là della lista, ha bisogno di una squadra. Che nella pratica amministrativa si chiama Giunta. Un nome che negli ultimi giorni è stato affiancato a Stefano Boeri, architetto, ex assessore della giunta Pisapia, a Milano, con cui Nardella ha pranzato. “Sui nomi – ha ribadito il candidato Pd – non mi pronuncio. Non farò nomi in campagna elettorale. Non mi giocherò questa carta perché andrebbe a discapito del progetto che vogliamo raccontare. I nomi li saprete un minuto dopo la vittoria”. I nomi no, la composizione numerica e per sesso dell’eventuale Giunta sì: saranno 5 donne e 5 uomini, “come la prima di Renzi”. Che ritorna e riassume questa prima parte di campagna elettorale; che fa da baricentro alla politica fiorentina, nel ‘bene o nel male’.  

Sempre allo Spazio Alfieri, il Pd ha presentato i 5 candidati alla presidenza dei Quartieri:
Q 1 - Maurizio Sguanci, consigliere comunale, attualmente presidente della Commissione sanità in Palazzo Vecchio;
Q 2 - Michele Pierguidi, consigliere comunale, presidente del Calcio storico fiorentino;
Q 3 - Alfredo Esposito ex segretario cittadino Pd;
Q 4 - Mirko Dormentoni, consigliere comunale, attuale presidente della Commissione urbanistica in Comune;
Q 5 - Cristiano Balli impegnato sulle tematiche sociali nel Quartiere.

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