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Elezioni comunali 2014

Elezioni, Nardella fa il 'libero': "Il sindaco è un capitano non un solista"

Il vicesindaco, candidato sindaco del Pd a Firenze, scarta la logica dell'uomo solo al comando: "Quando si rema bisogna farlo nella stessa direzione e alla stessa velocità. Anche il più bravo di tutti, non va da nessuna parte"

“Il sindaco deve essere il capitano di una squadra, non può essere il solista che va per conto suo e si disinteressa degli altri. Altrimenti può essere anche il più bravo di tutti, non va da nessuna parte”. Dario Nardella, vicesindaco di Firenze, è un violinista ma nella sua corsa elettorale non vuol fare l’Uto Ughi della situazione. Travalicando la metafora, per farne un’altra, il concetto di Nardella più che un bomber o un 10 riporta alla mente quei vecchi liberi, il classico 6 con la fascia bianca da capitano al braccio.

E la fenomenologia dell’uomo solo al comando, il Fausto Coppi della situazione tanto caro a Matteo Renzi (che da premier ha spedito ‘Dario’ a fargli prima la supplenza e poi il predecessore)? A Nardella non sembra interessare troppo – anche perché non vuol fare il “clone” – e pare abbia intenzione di puntare su un sistema più dialogante. “Quando si rema – ha aggiunto ieri, a Palazzo Vecchio – bisogna farlo nella stessa direzione e alla stessa velocità, come in canoa. Ho imparato che nessuno deve pensare principalmente a se' stesso, questo vale per lo sport ma per i politici è un valore basilare. È un po' se vogliamo il ruolo che deve avere il sindaco”.

E tuttavia da vicesindaco e da reggente, con la fascia tricolore indosso, si sta prendendo quel bonus elettorale che Renzi si era costruito per sé. I botti della campagna elettorale: inaugurazioni, tagli di nastri ovunque. E tra una sforbiciata e una stretta di mano porta avanti la propria campagna elettorale. “Se sarò sindaco…..”: abbatterà l’Irpef. Annuncio roboante fatto alle Cascine all’inaugurazione della Casa dell’Arno. Confermato ieri a Repubblica Tv ma corretto con una spruzzatina di sinistra: “Subito giù per i redditi più bassi”. Poi il G8 del 2017, un’ora di educazione musicale nelle scuole fiorentine, la sostituzione di tutti i cassonetti dell’immondizia di Firenze in tre anni, la loggia di Isozaki, agli Uffizi, che va “ripensata” con il celebre architetto a costo di andare in Giappone.

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