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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni comunali 2014 Centro Storico / Piazza San Lorenzo

Elezioni, M5S: "Grillo non è il nostro capo. Nardella? Mi ha stancato"

Prima giornata tra la gente per la candidata del M5S che per la sua prima uscita in città ha scelto San Lorenzo: "Qui dobbiamo ripartire dal dialogo". Intanto sta arrivando Grillo a Firenze: "Non mi stupirò se non mi inviterà sul palco"

Le telecamere di ‘Piazza Pulita’ (su La7) al seguito, la bandiera penta stellata, il pacco dei volantini elettorali da distribuire ai fiorentini. Miriam Amato, candidata sindaco del Movimento 5 Stelle, ha scelto il mercato di San Lorenzo come prima tappa della sua campagna elettorale. Con lei sempre sua figlia, a sonnecchiare nel passeggiano e, da neonata, a pretendere ‘alla sua ora’ il latte materno. “Siamo qui a San Lorenzo perché vogliamo parlare con tutti, ambulanti, residenti e poi trovare una sintesi possibile. Qui dobbiamo ripartire dal dialogo se si vuol sanare la frattura”.

Prima tappa, quindi, in piazza del Mercato centrale. Strette di mano e lamentele: “Qua moriamo perché non lavoriamo” gli dice subito il titolare di un banco. “L’idea è quella di chiudere, perché non posso andare avanti con 30, massimo 50 euro al giorno. Chi li paga i fornitori?”. E subito un altro collega: “Forza, mandali tutti a casa”. “No – gli risponde la grillina –, mandiamoli tutti a casa. Impariamo a non delegare più. Riprendiamoci quello che ci è stato tolto.

C’è curiosità ma non c’è la folla delle grandi occasioni. Passeggiando per Firenze è del tutto evidente che il Meetup fiorentino, per sfondare, avrebbe bisogno di un impegno costante del Beppe nazionale. A quel punto, però, le questione travalicherebbe le mura di Firenze e gli attuali protagonisti in campo, traducendosi in una battaglia politica tra Renzi e Grillo. E tuttavia, nell’attesa di capire se da Firenze passerà un pezzo – seppur solo simbolico – della guerra dei consensi, Miriam Amato non fa pressione alla leadership: “Noi siamo perfettamente consapevoli che Grillo è un portavoce ed è molto fedele al concetto che uno vale uno. Beppe è il nostro megafono, è stato l'apripista che ha svegliato e scosso la coscienza collettiva. Per quel che riguarda la campagna elettorale, però, preferisce un coordinamento territoriale con i nostri parlamentari”.

Intanto, però, domani sarà a Firenze per il suo spettacolo al Mandela Forum, 'Te la do io l'Europa'? “Non mi stupirei se non mi invitasse a parlare, perché lui sarà lì per il suo spettacolo. La campagna elettorale la stiamo facendo con gli attivisti”

Quindi a lei va bene così, non c’è stata nessuna richiesta verso l’alto? “Nessuna, anzi apprezzo tantissimo questo spazio libero. Anche perché, più che sui voti, ci rapportiamo in termini di partecipazione attiva. Siamo noi che poi governeremo la città, non ci sarà Grillo che ci dirà cosa fare”.

Tuttavia per governare la città c’è bisogno di voti, non crede che una presenza costante di Grillo aiuterebbe la causa? “La gente deve imparare a relazionarsi con noi, perché saremo noi a rappresentarli nelle istituzioni. Siamo noi che ci siamo presi quest’onere e lui non vuole essere il nostro capo. Non passiamo vivere dietro l’immagine di una persona, perché, anche se ci rappresenta al meglio, dobbiamo dimostrare di essere in grado di fare le cose”.

Nardella ieri, commentando il vostro primo obiettivo, andare al ballottaggio, ha affermato: “il ballottaggio non mi sembra il massimo per chi ambisce a guidare la città”? “Di cosa dice Dario Nardella mi preoccupo poco, mi preoccupo di quello cha fa Nardella. Io sono stanca delle dichiarazioni di Nardella che non sanno di nulla. Il vicesindaco parli dei fatti, dia delle risposte che fino ad oggi, lo dico da cittadina, non ha dato. Ora siamo competitor, bene, parleranno i fatti”.

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