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Falchi-Zambini: caccia al voto per la fascia di sindaco

Il 19 giugno il ballottaggio: se c'è accordo tra le liste di sinistra il Pd, calato del 20%, rischia di perdere la poltrona di primo cittadino dopo molti anni

In casa Pd si ostenta tranquillità, ma la batosta c’è stata. “La frammentazione politica e la banalizzazione della campagna elettorale, incentrata solo sul termovalorizzatore, hanno confuso i cittadini e non ci hanno aiutato”, dice Lorenzo Zambini, il candidato dem.

I numeri parlano chiaro: nel 2014 il partito democratico prese il 48,5%, ieri il 28,7%. In termini di voti assoluti il calo è ancora più drastico: da 13mila101 a 6mila252. Meno della metà, non tutti giustificabili con l’astensione (l’affluenza, attestatasi al 63,4%, è calata del 10%). Il voto totale per Zambini si è fermato al 32,56%.

Soddisfazione invece per i candidati delle due liste della sinistra. Lorenzo Falchi (Sinistra Italiana e Per Sesto) ha preso il 27,4% e sfiderà Zambini al ballottaggio. Maurizio Quercioli, appoggiato da comitati e liste di sinistra, è arrivato al 19,2%.

"I risultati - commenta Falchi -, certificano il disastro della gestione Biagiotti (sindaco in carica un anno e fu poi sfiduciata da 8 consiglieri dello stesso Pd, ndr) e la lontananza del Pd dai cittadini: hanno fatto campagna elettorale con sfilate di ministri e parlamentari”.

Per Zambini sarà un’impresa strappare la fascia di sindaco. Dove raccogliere voti? Difficile vengano dagli elettori di M5S e Forza Italia-Lega-Fdi (i rispettivi candidati, Pietro Cavallo e Maria Tauriello, si sono fermati al 10 e al 10,8%): "Dobbiamo riportare alle urne gli astenuti".

"Falchi rappresenta la continuità con la vecchia politica: era nella maggioranza che approvò il termovalorizzatore, nella sua lista ci sono gli ex Pd che sfiduciarono il loro sindaco, non garantiranno nessuna stabilità di governo", accusa Zambini.

Ex Pd, tra l'altro, molto vicini a Gianni Gianassi, sindaco per due mandati (2004 - 2014), che a Sesto sposta ancora molti voti. "Siamo onesti con i cittadini: l’inceneritore ora non si può fermare - prosegue Zambini -. Da sindaco, in caso di danno certificato per la salute, potrò fermarlo con ordinanza". Dopo avere speso, però, i tanti milioni di euro per costruirlo. Per la cronaca poi, gli ‘oneri di urbanizzazione’ (830mila euro) sono già messi a bilancio.

"Su inceneritore e aeroporto siamo chiari - risponde Falchi -. Non siamo il Quartiere 6 di Firenze, vogliamo più rispetto. Useremo tutti mezzi disponibili per fermarli, sono opere inutili e dannose. Il nostro sarà un governo per i cittadini e vicino a loro".

Falchi ha bisogno dei voti di Quercioli. L’accordo probabilmente i due lo troveranno. "Un risultato straordinario, speravamo nel ballottaggio, ma non pensavamo ad un simile tracollo del Pd", dichiara Quercioli, che prima di un appoggio esplicito a Falchi chiede garanzie certe su inceneritore ed aeroporto: "Firmi il documento di Zero Waste Italia per i Rifiuti Zero, poi lo appoggeremo senza problemi". Prima del ballottaggio Zambini e Falchi si sfideranno in un incontro pubblico: saranno scintille, c’è da scommetterci.

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