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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Sfilata di Dolce e Gabbana, Potere al Popolo: “No a città ad uso e consumo del turismo di lusso"

Annunciata protesta sotto Palazzo Vecchio, Francesca Conti: “Nardella non perde il vizio di privatizzare la città, no a Firenze parco gioco dei ricchi”

Domani e dopodomani, 2 e 3 settembre, Palazzo Vecchio ospiterà sfilate di Dolce e Gabbana. Un evento annunciato dal sindaco Dario Nardella già da qualche mese e sul quale non mancano le polemiche.

Proprio sotto Palazzo Vecchio, domani, mercoledì, alle 19, andrà in scena infatti un aperitivo di protesta organizzato da Potere al Popolo.

“Non siete stati invitati al cocktail in Palazzo Vecchio? Vi invitiamo noi all’aperitivo popolare”, l'invito ironico di Francesca Conti, attivista di Potere al Popolo e Perunaltracittà e candidata alle prossime regionali nel collegio di Firenze città per la lista Toscana a Sinistra di Tommaso Fattori.

“Nonostante i proclami del sindaco Nardella sulla 'Rinascita' di Firenze, il vizio di privatizzarla a uso e consumo dell’industria del turismo di lusso non è affatto venuto meno. Il ritorno economico sarà risibile per la città che per l’ennesima volta verrà trasformata nel parco giochi dei ricchi”, attacca Conti.

“Per far rinascere Firenze occorre un piano comunale e regionale per la rivalorizzazione del patrimonio pubblico, in modo da farne delle case popolari e dei servizi per la residenza in tutta la città, e un sostegno reale alle attività artigianali che solo con una redistribuzione verso il basso della ricchezza potrebbero veramente rinascere”, aggiunge Conti.

Oggi pomeriggio, sempre in protesta nei confronti dell'evento di alta moda organizzato nel Palazzo simbolo di Firenze, è andato in scena un sit in a piazzale Michelangelo, organizzato dai consiglieri comunali di Sinistra progetto comune Bundu e Palagi e dall'associazione Progetto Comune.

'Firenze non è in vendita', lo striscione srotolato nell'occasione. “Per l’ennesima volta le dichiarazioni di intenti dell'amministrazione sono rimaste parole sulla carta, prontamente smentite dalle azioni messe in campo. L'obiettivo che si sta perseguendo in ogni modo è unicamente quello di rianimare l’insostenibile modello di sviluppo basato sulla monocoltura turistica e il consumo della città. Invece di intervenire a correggerne gli eccessi e per sanare le fratture sociali accumulate negli anni, si gettano le basi per accordi che necessariamente non potranno che aggravarli. Ancora una volta - conclude Grazia Galli, segretaria dell’associazione Progetto Firenze -, si è scelto di girare le spalle a chi nella città vive e al futuro delle sue giovani generazioni”.

“'Rinasci Firenze' è stato lo slogan usato da CasaPound nella sua campagna elettorale dello scorso anno. 'Rinasce Firenze' è il titolo che il sindaco ha voluto dare alla strategia che aggiorna il suo programma di mandato dopo il Covid-19, senza che il consiglio comunale si sia potuto pronunciare su nessun aspetto di quella che dovrà essere la Firenze del futuro”, attaccano Palagi e Bundu.

“Si ripete la logica di una città con il cappello in mano, attenta a racimolare ogni spicciolo che il turismo del lusso possa lasciar cascare. Che invita la cittadinanza del Comune e le classi lavoratrici a rassegnarsi, come se non ci sia altro futuro o alternativa”, attaccano Palagi e Bundu.

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