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Elezioni regionali Toscana 2020

Elezioni regionali, Salvini a Palazzo Vecchio: “Mi vedrete spesso. Il candidato? Un amministratore locale”

Il leader della Lega a Firenze: “Ceccardi lavora bene a Bruxelles, per vincere in Toscana allarghiamo il centrodestra ad esperienze civiche”

Puntare sugli amministratori locali. E se il candidato del centrodestra per le elezioni regionali di primavera non avrà la tessera della Lega non importa. Parola di Matteo Salvini, questa mattina in Palazzo Vecchio assieme ai vertici locali e regionali del Carroccio.

“In Toscana abbiamo centinaia di amministratori che lavorano benissimo, oggi non faccio toto-nomi”, dice il segretario del Carroccio. L'obiettivo però è evitare di ripetere quanto successo con le ultime amministrative, quando il candidato sindaco Ubaldo Bocci venne annunciato solo a inizio aprile, meno di due mesi prima delle urne.

Tornando ai nomi, quello di Susanna Ceccardi, ex sindaca di Cascina ed ex commissaria della Lega in Toscana e ora parlamentare europea, sembra quasi accantonato. “E' bravissima. Lavora bene a Bruxelles, punto”, chiosa Salvini.

E Paolo Del Debbio? “Non si può fare la corte troppo a lungo, se no diventa stalking”, dice a proposito del giornalista Mediaset, appunto corteggiato ma a quanto pare intenzionato a tenersi fuori dell'agone politico.

“Entro fine mese vogliamo avere squadra e candidato”, prosegue Salvini. L'occasione per annunciare il nome che tenterà di togliere la Regione al centrosinistra potrebbe quindi arrivare alla cena del Tuscany Hall del 30 novembre: “Saremo in mille, una cosa mia vista da queste parti”.

“Ma sarà il territorio, saranno i toscani a scegliere il nome del candidato, non sarà calato dall'alto. Io vedrei bene un amministratore locale, e se non ha la tessera di partito non importa”, assicura il segretario della Lega. Per vincere in Toscana “dobbiamo ampliare il centrodestra, aprire alle esperienze civiche”.

Quanto al programma, “ci stanno lavorando i nostri dirigenti locali. Dopo 50 anni di governo della sinistra c'è stanchezza, non è possibile perdere altro tempo su liste di attesa in sanità, infrastrutture, rifiuti, acqua, trasporti”.

Sulla sicurezza stamani Salvini non ha insistito troppo. Da tempo del resto negli ambienti della Lega c'è la consapevolezza che la Toscana 'non si vince parlando solo di immigrati' (parola incredibilmente mai pronunciata oggi da Salvini), ma puntando su "proposte concrete".

Sul tema cardine della Lega, la sicurezza appunto, è il capogruppo in consiglio comunale Federico Bussolin, al fianco di Salvini in conferenza stampa, ad annunciare che “cercheremo di far ripristinare le 'zone rosse'” (istituite dal prefetto Lega e poi bocciate dal Tar) e ad insistere che “serve il taser alla polizia municipale”.

Salvini metterà le tende a Firenze in vista delle elezioni? “Di sicuro mi vedrete spesso”. L' 'augurio' al governo giallo-rosso è che “prima cade meglio è. E se insieme al voto per la Toscana ci fossero le elezioni politiche sarebbe un doppio regalo”.

Quanto ai temi nazionali, è visibile l'irritazione quando il cronista di Repubblica chiede un commento sulle minacce di morte e sulla scorta resasi necessaria per Liliana Segre.

"Non minimizzo niente”, dice Salvini, perché “ogni scorta è una sconfitta per lo Stato". Salvo aggiungere che “non ci sono minacce di serie A o di serie B, che siano contro il parroco, contro Salvini, contro Segre”. Chi ci vede differenze, secondo Salvini “fa un ragionamento volgare”.

E pazienza se una differenza la senatrice a vita Segre, una signora di 89 anni sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti e oggetto di minacce antisemite, la porti tatuata sul braccio.

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