Elezioni regionali, simbolo 'confondibile' con la Lega: l'altro Salvini escluso dalla corsa
Eletto 5 anni fa con la Lega, fu espulso per la proposta delle 'donne in vetrina per attirare turisti': "Ricorso al Tar"
Il Salvini toscano, Roberto, che cinque anni fa fu eletto in consiglio regionale con la Lega forse grazie anche al cognome pesante e poi espulso dal Carroccio dopo aver proposto di "tenere donne in vetrina per attrarre turismo", è stato per il momento escluso dalla corsa delle prossime elezioni regionali del 20 e 21 settembre.
Il simbolo presentato da Roberto Salvini (solo omonimo nel cognome con il leader del Carroccio) per l'ufficio elettorale della Corte d'Appello di Firenze è "confondibile" con quello della Lega.
Da qui la decisione dell'esclusione dalla competizione (sotto alleghiamo la foto del simbolo: prevale il colore verde, per anni vessillo della vecchia Lega nordista, e la scritta 'Salvini' in giallo).
A dare notizia dell'esclusione, annunciando ricorso al Tar, sono gli stessi responsabili di 'Patto per la Toscana - Roberto Salvini presidente', la lista costituita per candidarsi alla presidenza della Regione (e che un pochino i leghisti 'veri' li spaventa, perché qualche voto potrebbe portar loro via).
"L'Ufficio centrale regionale costituito presso la Corte d'Appello di Firenze ha respinto il nostro ricorso. Hanno bocciato il nostro simbolo, perché il nostro candidato presidente si chiama Roberto Salvini. Stiamo preparando il ricorso al TAR. Non ci arrendiamo, perché confidiamo nella legge e nei precedenti. La politica non è l'alta moda, dove i nomi diventano prodotti. I candidati toscani che si chiamano Salvini sono persone in carne e ossa, i cui diritti costituzionali sono inviolabili", scrive in una nota Marco Lensi, delegato regionale per i procedimenti elettorali della lista, che ora attende il responso del tribunale amministrativo.
