Elezioni regionali, Renzi dalla Leopolda: "Ceccardi? Brava a fare dirette Facebook, ma votiamo per un presidente"
L'ex premier: "Nessuna lezione da Salvini, ma diamoci una mossa". Giani: "No alla colonizzazione della Lega, sì al modello toscano"
La politica dell'influencer contro la politica del buon amministratore. Matteo Renzi, nella mini Leopolda di questa sera, disegna così la differenza tra la candidata del centrodestra Susanna Ceccardi e quello del centrosinistra Eugenio Giani.
“Salvini ferma una barca, dice di chiudere i porti e fa una diretta Facebook raccontando di aver risolto i problemi dell'immigrazione. Poi salta gli incontri in Europa dove davvero si discute di come governare questo fenomeno, questa è la Lega”, attacca Renzi.
La location è nota, gli spazi molto ridotti a causa del Covid. Una piccolo 'stadio' all'interno della ex stazione, con duecento persone sugli spalti separati e con mascherine.
A tenere banco sono le regionali del 20 e 21 settembre. “Forse Giani non è bravo a fare le dirette Facebook, ma votiamo per avere un buon presidente, non per avere dirette social o un social media manager”, prosegue il leader di Italia Viva, partito nato qui alla Leopolda, meno di un anno fa.
“Si può conciliare l'idea della Toscana futura con chi, come Ceccardi, nell'europarlamento sta nello stesso gruppo di Marine Le Pen? Con chi vuole rinunciare ai fondi europei?”, chiede Renzi.
Ma non mancano stoccate anche agli alleati della coalizione. “Diamoci una mossa, grinta - chiede l'ex sindaco -. Basta lamentarci, tutti i sondaggi usciti ci danno comunque in testa”.
Bacchettate, naturalmente, anche agli alleati del Pd. “Come fa chi è stato qui alla Leopolda a votare con chi sta con i grillini?”. E ancora: “Come fa il Pd ad allearsi con i 5 Stelle sul nome di un giornalista del Fatto Quotidiano (Ferruccio Sansa, candidato a presidente della Liguria, ndr)? E con un giustizialista come Emiliano in Puglia?”.
Il rischio però per il centrosinistra qui si chiama Lega. “La Toscana è la Regione che ha gestito meglio l'emergenza coronavirus. Salvini e Ceccardi vorrebbero calare come gli unni ad imporci il modello lombardo? No grazie, abbiamo visto le differenze. La Toscana da Salvini non prende lezioni”, attacca Renzi.
Ovazione per la ministra dell'agricoltura Teresa Bellanova, che Renzi voleva candidata presidente in Puglia. “Non sono le politiche sovraniste che possono dare risposte. Non è urlando e individuando il nemico nel più debole o in quello che ha un colore diverso della pelle che si risolvono i problemi. Abbiamo bisogno di muri o di mercati aperti?”, chiede la ministra.
“Agli elettori del Partito democratico dico che il voto utile è quello per Italia Viva. Siamo usciti dal Pd perché non potevamo accettare di rinnegare buongoverno e riformismo”, l'attacco anche di Bellanova contro il Pd. Intollerabile per Iv, manco a dirlo, gli accordi con i grillini.
Finalmente, da un comizio appena finito a Grosseto, arriva anche il candidato presidente Eugenio Giani. "In Umbria, dove ha vinto, la Lega ha dato la sanità in mano ad un fedelissimo chiamato dal veneto. Qui ci teniamo stretto il modello toscano, non abbiamo bisogno di essere colonizzati. Vogliamo mantenerlo e migliorarlo, dalla sanità pubblica e universalistica per tutti, ai trasporti, alle infrastrutture, allo sport", dichiara Giani.
Da notare anche l'attacco durissimo di Renzi al soprintendente Andrea Pessina, sul tema stadio. “Non ha più diritto a dire nulla sullo stadio. La decisione sullo stadio tocca al consiglio comunale, per me lo stadio può anche essere buttato giù e rifatto se il consiglio comunale decide così”, le parole di Renzi.
L'ultimo appello al popolo della Leopolda è quello di mobilitarsi per portare al voto gli anziani. "Perché con la paura del coronavirus l'affluenza è a rischio". Il centrosinistra in queste elezioni si gioca una partita importante, che potrebbe avere risvolti anche nazionali. Ma pure Italia Viva e Renzi stesso si giocano tanto. E per la prossima Leopolda appuntamento al 2021.
