rotate-mobile
Politica Sesto Fiorentino

Elezioni comunali a Sesto: dieci domande al candidato Pd

Intervista a Lorenzo Zambini

Intorno all’inceneritore di Case Passerini sta crescendo un movimento di protesta sempre più ampio. Lei crede che siano possibili alternative all’incenerimento per risolvere il problema dei rifiuti?

Partiamo dal concreto. Il termovalorizzatore è una scelta fatta dalla amministrazioni passate, per Sesto è molto più che una realtà e prendere in giro i sestesi promettendo il blocco della realizzazione della struttura è pura propaganda elettorale studiata per ottenere qualche voto in più. Io sono sincero e responsabile. Da sindaco spenderò ogni energia per migliorare la raccolta differenziata e lavorare su un sistema di controllo e monitoraggio continuo in cui coinvolgere tutti. Anche i comitati.

La Piana è già “intasata” da autostrada e aeroporto. A proposito di Peretola, è favorevole all’ampliamento dello scalo?

Sulla questione di Peretola siamo sempre stati molto chiari. Sesto paga più di tutti gli altri comuni in termini di consumo di suolo per la realizzazione di un'opera sicuramente impattante. Per noi prioritario è il potenziamento del Polo scientifico. Per questo motivo la prossima amministrazione dovrà tenere un dialogo costante con l'Università per tutelare un patrimonio strategico di tutto il territorio.

Veniamo ai trasporti. Cosa intende fare per favorire la mobilità pubblica a Sesto Fiorentino? Si possono migliorare i collegamenti con Firenze?

E' fondamentale migliorare i collegamenti con Firenze. Fra i punti qualificanti del nostro programma c'è il tema dei trasporti. Un piano di mobilità integrato capace di venire incontro alle esigenze dei cittadini attraverso l'incremento dei collegamenti dei treni, un sistema di piste ciclabili degno di questo nome, l'arrivo della tramvia anche a Sesto che si avvicini il più possibile al centro urbano e portare il servizio bus anche in zone adesso non collegate.

Centro storico. Da più parti se ne denuncia un impoverimento generale. Se sarà eletto sindaco, quale sarà la sua strategia per il rilancio?

Lavorerò senza sosta per la riapertura di strutture storiche come Palazzo Pretorio e La Lucciola che devono essere ridate ai sestesi dopo anni di chiusura. Questi luoghi dovranno tornare ad essere punti di riferimento per tutti i sestesi, giovani e anziani. Riduzione della Ztl e rivedere il sistema della sosta per chi vuole fruire del centro.

Sicurezza. A Sesto è emergenza, come denunciano alcuni rappresentanti di categoria, o è solo demagogia? Quali interventi ha in mente per migliorare la situazione?

Noi vogliamo non solo far tornare a vivere il centro urbano ma tutti i quartieri e le piazze. Una maggiore vivibilità è sintomo anche di maggiore sicurezza ed è questa la strada che vogliamo percorrere. Anche un coordinamento e una sinergia tra forze dell'ordine è essenziale per un miglior presidio del territorio.

Lavoro. E’ forse “il tema” principe di questi anni, in tutta Italia e non solo. Come si rilancia l’occupazione a Sesto Fiorentino e in generale nella Piana?

Si rilancia guardando oltre i confini de nostro territorio, uscendo da un isolamento che non paga più. La futura amministrazione si metterà a disposizione di tutte quelle imprese che su Sesto vorranno investire. Le parole d'ordine sono semplificazione e sburocratizzazione, infrastrutture tecnologiche e ambientali, miglioramento della mobilità e mettere sempre più in sinergia il Polo scientifico al mondo produttivo. Dobbiamo essere un territorio che attrae le imprese e il lavoro di qualità.


Sesto ha fatto la propria parte nell’accoglienza dei migranti? Come si affronta l’emergenza, se lei fosse sindaco sarebbe disponibile ad accogliere migranti in futuro a Sesto Fiorentino?

Faremo tutto quanto il necessario per ospitare chi chiede aiuto nei limiti delle possibilità della nostra città e rispondendo responsabilmente a quanto ci sarà richiesto. In questa fase è giusto che ognuno faccia la sua parte e come già dimostrato Sesto la sua parte l'ha sempre fatta.

Se non dovesse raggiungere il ballottaggio, sarebbe disposto ad appoggiare al secondo turno un candidato della sinistra? Chi sceglierebbe tra Lorenzo Falchi (Sinistra Italiana - Per Sesto) e Maurizio Quercioli (Per Sesto Bene Comune)?
Non lo vedo uno scenario possibile.

 In autunno si terrà il referendum sulla riforma costituzionale da poco approvata: Sì o No?
Voterò sì, finalmente dopo decenni superiamo il bicameralismo perfetto.

L’ultimo sindaco di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti, è stata sfiduciata dai vostri stessi consiglieri. Non c’è il rischio che si ripeta un “defenestramento” anche nei suoi confronti?

No, in quanto tutti gli autori di quel gesto irresponsabile che ha bloccato per oltre un anno l'intera città sono tutti candidati in altre liste per un altro sindaco. I nostri consiglieri sono perfettamente consapevoli dell'importanza del ruolo che andranno a ricoprire all'interno del consiglio comunale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni comunali a Sesto: dieci domande al candidato Pd

FirenzeToday è in caricamento