Corsa a sindaco, ora è ufficiale: Del Re lancia la candidatura alle primarie del Pd
L'ex assessora "chiama a raccolta il popolo delle primarie", appuntamento al Tuscany Hall il 15 novembre. Nardella freddo: "Non imporre il proprio percorso al partito"
Un grande appuntamento per "chiamare a raccolta il popolo delle primarie". A lanciare, ora ufficialmente, la candidatura alle primarie del Pd, è l'ex assessora all'urbanistica Cecilia Del Re, record woman di preferenze alle ultime elezioni comunali e intenzionata a diventare la prossima sindaca di Firenze.
Da mesi l'ex assessora, defenestrata a marzo dal sindaco per quello che lei senza mezzi termini definì "un pretesto per cacciarmi" (aveva rilanciato, senza parlarne con il primo cittadino, l'idea della tramvia al Duomo), chiede le primarie. Il Partito democratico non ha ancora deciso, con il segretario Andrea Ceccarelli, spazientito dai "personalismi" di Del Re, che più volte ha cercato di prendere tempo.
"Prima si parla di temi e alleanze, poi pensiamo al nome ed eventualmente alle primarie", è il refrain dei vertici dem. Difficilmente, però, adesso potranno rinunciare alle urne per scegliere il candidato. Pena sarebbe una ulteriore spina nel fianco non da poco (tra le tante, non ultima quella renziana).
Dopo la cena di inizio ottobre alla birreria Braumeister, dove parteciparono oltre cento persone, arriva dunque il lancio della candidatura in pompa magna: sarà mercoledì 15 novembre, al Tuscany Hall, alle 21. 'Sarà Firenze', il titolo dell'appuntamento.
"L’ex assessora di Palazzo Vecchio ufficializzerà la propria candidatura e ribadirà la posizione tenuta negli ultimi mesi: nel Pd le primarie sono la regola, non l’eccezione", si legge in una nota diffusa alla stampa.
"'Sarà Firenze', il titolo dell’iniziativa, a rimarcare come saranno proprio le cittadine e i cittadini a scegliere come dovrà essere la Firenze del 2034, chi dovrà prenderla per mano e sulla base di quale visione", si legge ancora. Parole d'ordine innovazione e apertura, per un appuntamento che apre di fatto la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative.
Consiglieri comunali escono allo scoperto
Non è un mistero che Del Re goda di ampi consensi in città. Adesso, con un comunicato congiunto, escono allo scoperto pubblicamente i primi esponenti Pd che appoggiano la sua corsa.
“La regola contenuta nello statuto del Pd è chiara e prevede che, in mancanza di un candidato unitario, si ricorra alla consultazione di iscritti e simpatizzanti, attraverso le primarie. La norma statutaria è oggi vigente ed è parte del percorso votato dalla direzione del Pd, dove si è detto che si procederà a primarie in mancanza di un nome unitario e condiviso. Ad oggi questo nome non c'è. L’ex assessora Del Re in questi mesi si è fatta portavoce di un movimento ampio nel Pd locale che vede questa come la migliore soluzione per rafforzare la nostra proposta politica e allargare il bacino elettorale potenziale in vista delle amministrative. Bene ha fatto ora a rompere gli indugi e ufficializzare la propria disponibilità a correre alle primarie per la scelta del candidato sindaco", scrivono l'ex presidente della provincia Andrea Barducci, assieme ai consiglieri comunali Patrizia Bonanni, Leonardo Calistri, Stefano Di Puccio, Massimiliano Piccioli e assieme agli altri esponenti dem Cristina Pagani e Giacomo Trallori, esponenti del partito fiorentino e rappresentanti di quattro diverse mozioni allo scorso congresso nazionale.
“Nessuno - concludono -, discute il buon governo cittadino degli ultimi due mandati, ma c’è bisogno di una discussione pubblica e di innovazione. Cecilia si è presentata in modo trasparente e pubblico. Il personalismo - replicano i sostenitori di Del Re -, è chi cerca di imporre nomi e percorsi che bypassano il confronto con la cittadinanza. Fare le primarie è non solo il miglior modo per presentarsi alla città ma anche per tenere tutte e tutti assieme e garantire la continuità del governo del centrosinistra in un momento in cui non può più essere dato nulla per scontato".
Nardella: "Una persona non può imporre il proprio percorso al partito"
"E' il Pd e la grande comunità democratica che stabiliscono tempi e modi. Io do il mio contributo, da sindaco. C'è stata un'assemblea che ha votato in modo unitario il percorso: si parla di contenuti, di alleanze e poi di selezione dei candidati. Non è che una persona, uomo, donna, candidato o non candidato, da sola decida il proprio percorso e il percorso da imporre al partito. C'è una comunità, fatta di circoli, di iscritti, di organismi dirigenti che stabilisce i tempi e il percorso per individuare il miglior candidato. E questa si chiama democrazia", commenta la notizia, a 'Refresh', su Toscana Tv, il sindaco Dario Nardella, piuttosto freddo sull'uscita di Del Re, con la quale i rapporti del resto si sono congelati da tempo.
Per Nardella, che appoggia invece la candidatura dell'attuale assessora al welfare, Sara Funaro, c'è del resto in campo l'ipotesi delle Europee. Giani l'ha già lanciato ufficialmente, non facendogli forse il migliore dei servizi. "Ringrazio per le parole di supporto, ma sulle candidature decide la comunità democratica. Noi non possiamo anteporre le ambizioni personali agli interessi del partito e della nostra comunità. Questo vale anche per me: le mie ambizioni personali devono venire dopo quelle del partito e della Toscana", risponde il sindaco, nella stessa trasmissione. Sui social e su WhatsApp, intanto, i sostenitori di Del Re hanno iniziato a diffondere il video del 2021 dove lo stesso Nardella chiedeva lo strumento delle primarie. Il gioco di fa duro.