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Politica Campi Bisenzio

Elezioni a Campi, Quercioli: "Onorata per arrivo di Salvini, la città sarà ascoltata"

E si rivolge agli elettori del M5s: "Come noi chiedono rinnovamento, onestà e lavoro disinteressato nell’interesse dei campigiani"

Serena Quercioli, giornalista de la Nazione, è candidata sindaca per il secondo turno delle elezioni amministrative di Campi Bisenzio. E' un'outsider della politica ma è riuscita a mettere insieme tutto il centrodestra e soprattutto a fargli ottenere un risultato storico: la coalizione ha raccolto circa il 25 % dei consensi due domeniche fa.

Qual è la prima cosa che farebbe nel caso in cui fosse eletto sindaco di Campi Bisenzio?
Cito non una ma tre cose. La prima azione che non necessita di grandi investimenti sarà l'ufficio delle piccole cose, un servizio Urp ancora più evoluto e vicino ai cittadini. La seconda tappa sarà la riorganizzazione della polizia municipale con lo spostamento del comando nell’ex caserma dei carabinieri in Piazza Fra Ristoro e la riapertura del distaccamento a San Donnino. Viabilità: riprendere in mano la
questione della circonvallazione ovest e bretella di Capalle.

Perché i campigiani dovrebbero votarla?
Campi Bisenzio il 24 giugno ha l'opportunità di un cambiamento di portata storica, per guardare al futuro con occhi diversi, sapendo di contare su qualcuno, che da 25 anni, lavora sul territorio. Rappresento la novità nel panorama politico, sono una donna con uno sguardo diverso sulla città ed il territorio, lo conosco. Sono l'unica capace di dialogare con tutti gli amministratori toscani, a viso aperto e senza timore grazie alle relazioni coltivate, l'indipendenza politica ed il mio senso di responsabilità. Un sindaco non deve distruggere, come ha fatto l’amministrazione attuale, ma creare. 

Il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini oggi pomeriggio sarà a Campi a sostenerla, dove lo porterà e chi gli farà incontrare?
Il vicepresidente del Consiglio e ministro dell’interno sarà impegnato tutta la giornata in tantissimi incontri in giro per la Toscana. Arriverà a Campi alle 14 e potrà intrattenersi per circa un’ora e mezza. Il fatto che tra mille impegni riesca ad arrivare a Campi è una bella notizia per me e per tutti i campigiani, una bella prova di vicinanza del governo alla nostra città dopo troppi anni di vero e proprio isolamento. Sono certa che l’interlocuzione che si è già aperta con il governo, testimoniata dalla presenza del ministro Salvini, rimarrà intatta anche qualora i cittadini decideranno di affidarci l’amministrazione della città. Sicurezza urbana, immigrazione e legalità, saranno i temi al centro dell’incontro. Noi ribadiremo tutte le nostre necessità a partire dalla carenza organica delle forze dell’ordine e chiederemo al ministro un impegno concreto in favore della nostra città che merita la giusta attenzione dopo anni di abbandono.

E' riuscita a mettere d'accordo tutto il centrodestra, ma i voti di questa coalizione non bastano per farla vincere. Cosa direbbe ai campigiani che non l'hanno votata al primo turno?
Campi ha bisogno di cambiare per tornare ad essere una città vivibile e sicura. Da parte mia ho la coscienza pulita: ho riconosciuto l'impegno di tutti, ho recepito più idee possibili per il programma facendo anche autocritica, ho offerto spazi di dialogo e di collaborazione. Qualcuno oggi mi dipinge come un “lupo cattivo”: i lupi sono animali protettivi. Sono la protezione di cui ha bisogno Campi. In questo scenario, il Movimento Cinque Stelle è – insieme a noi – l'espressione della coerenza politica che invece sembra essere andata perduta. Diversi punti del programma portato avanti dal Movimento Cinque Stelle sono confluiti nel mio e con grande serenità e consapevolezza dei fatti, ho risposto alle loro 5 domande sui punti essenziali. Fossi si è negato ancora una volta e non ha risposto a nessuna domanda. Il mio appello va ora ai componenti delle liste di Adriano Chini, sappiamo che il vice Presidente di Fare Città ha già rassegnato le sue dimissioni. Confido nell'intelligenza dei cittadini, di coloro che non sono andati a votare, dei simpatizzanti ed elettori del Movimento Cinque Stelle che chiedono, come noi, rinnovamento, onestà e lavoro disinteressato nell’interesse dei campigiani.

In merito alla questione rom quale è la sua opinione? I campi devono essere chiusi? Serve un censimento?
Di recente è esplosa la questione “rom” e fare allarmismo su presunte schedature serve a poco. I campi rom sono sempre stati una vergogna della società: non garantiscono condizioni di vita dignitose a nessuno, spesso i bambini non frequentano una scuola (e se la frequentano i problemi di inserimento ci sono) e vengono instradati all'accattonaggio, le condizioni igienico-sanitarie nei campi sono da brividi.
I Comuni devono offrire condizioni di vita dignitose ai cittadini ma non agevolare queste scelte di vita, né far finta di non vedere o aver paura di vedere. Lasciamo perdere le schedature, in discussione oggi c'è la dignità dei cittadini e la necessità di un'inversione di una tendenza.

Siamo all’inizio dell’estate e sono ripresi a pieno ritmo gli sbarchi dalle coste africane. Accoglienza o porte chiuse?
La gestione degli sbarchi e il delicatissimo tema dell’accoglienza dei profughi sembrano essere diventati un rimpallo di responsabilità tra i governi nazionali e la Commissione europea in un quadro abbastanza desolante in cui i toni polemici utilizzati hanno per lo più il segno di una campagna elettorale di chi deve dimostrare di fare la voce grossa in Europa, mettendo da parte la questione vera,  Tre punti sono per me essenziali in questo contesto: solidarietà, responsabilità fra gli Stati membri, accordi di cooperazione con i Paesi da cui partono i migranti. In assenza di una responsabilità condivisa tra i partner europei, i continui sbarchi sono un boomerang sociale che rende l’Italia l’anello debole dell’Europa a vantaggio della clandestinità e dei trafficanti di morte. Anche in considerazione degli imprescindibili obblighi di tutela dei diritti fondamentali delle persone, l’Unione europea dovrà dare prova di effettiva solidarietà e di un’efficace capacità di risposta.

Sicurezza, anche i cittadini di Campi Bisenzio hanno la percezione di vivere in un mondo meno sicuro. Cosa prevede il suo programma in merito?
La sicurezza non è un optional e l’amministrazione Fossi è rimasta inerme per cinque anni negando che esistesse un problema. Occorre valorizzare ed implementare il corpo di polizia municipale e i cittadini devono vedere gli agenti in strada. Il vigile di quartiere sarà una figura di riferimento. La priorità è il restauro dell'ex caserma dei carabinieri per trasferire il Comando di Piazza Dante e collocare le automobili in Piazza Frà Ristoro. In Piazza Costituzione, invece, vorremo riaprire il distaccamento con la pattuglia che dovrà occuparsi della zona che va da San Donnino a Sant'Agelo a Lecore. L'istituzione del terzo turno (fino alle 1 di notte) permetterà di liberare i carabinieri dai rilievi degli incidenti stradali. Una nuova sinergia va trovata con la stessa arma dei carabinieri e la Polizia di Stato che attraverso il commissariato di Sesto ha già competenza su Campi. E ovviamente il ricorso alla vigilanza privata già utilizzata dai Comuni limitrofi. La videosorveglianza
è altro settore nel quale il Comune dovrà agire, investendo risorse e concendendo le agevolazioni previste dal Decreto Minniti a privati, aziende, commercianti che installeranno impianti di videosorveglianza.

Inceneritore, il Consiglio di Stato ha deciso che non si farà ma rimane aperta la questione di Case Passerini. Nel suo programma cosa è previsto in merito alla gestione dei rifiuti?

La raccolta differenziata a Campi stenta a decollare. Il porta a porta deve essere esteso al 100% dell'utenza in modo uniforme e con i kit per la raccolta applicando la “tariffa puntuale”, rivolta ad aziende e imprese: chi più differenzia meno paga. Con tutti i Comuni, la Città metropolitana e la Regione resta aperta la partita dello smaltimento (e quindi anche dei costi) dei rifiuti speciali o quella parte cosiddetta “secca”. Una rivincita per Campi sarebbe l'abbattimento definitivo dell'ex inceneritore di San Donnino: chi ha vissuto questa storia sa di cosa parlo e solo quel giorno la città e l'amministrazione potranno veramente brindare.

Altro nodo è la questione dell’ampliamento dello scalo fiorentino di Peretola
La mia posizione è di contrarietà all'ampliamento di Peretola e nel programma ho inserito la proposta di dar vita, ai sensi dell’art 14 del nostro statuto comunale, alla “Consulta comunale per l’ambiente e le grandi opere” un organismo dove confluiscono i rappresentanti di tutte le forze politiche e i Comitati, i quali hanno ormai maturato un’esperienza ultradecennale in materia. La mia non sarà mai una politica del tipo “non accetto intromissioni da parte dei Comitati” perchè un tema di tale portata si può affrontare solo unendo le forze. E tutto quello che verrà dopo si deciderà insieme.

Infine c’è la questione della viabilità. Spesso per raggiungere il centro cittadino dal capoluogo ci si imbatte in code infinite. Come affronterà il problema?

La tranvia non sarà la panacea di tutti i mali perché il tragitto per ora previsto non è assolutamente strategico e perché semmai sarà
costruita arriverà a Campi non prima del 2027. Il nostro programma prevede la riapertura del ponte sul Bisenzio in entrambi i sensi di marcia, creando un camminamento pedonale protetto su ambo i lati di 2,5 metri. La Ztl sarà operativa solo nei giorni di mercato e per le feste cittadine. Piazza Matteotti vedrà la riapertura da Via delle Corti con rimozione delle panchine e sistemazione di nuovi posti auto. Anche in piazza Frà Ristoro sarà possibile recuperare posti auto. Il Comune deve monitorare con particolare attenzione i lavori per la bretella di Capalle per poter intervenire al più presto su Via dei Confini (ripristino del senso unico) e Via del Tabernacolo (senso unico) con rifacimento asfalto. Allo studio ci sarà anche un nuovo ponte sul Bisenzio il cui iter però sarà lungo, in particolare per la ricerca delle modalità di finanziamento.

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