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Elezioni 2018

Dal Ministro Fedeli a Marcucci: i nomi eccellenti a fondo col Pd

Tutti gli sconfitti alle elezioni. Delusi e ripescati anche fra 5 Stelle e centrodestra

La roccaforte ha ceduto, il voto ha detto anche questo. La vittoria che ha fatto registrare in tutto in centro-nord ha consentito al centrodestra di fare breccia anche in Toscana. A rimetterci la pelle sono stati tanti nomi "eccellenti", considerati dei veri e propri "podestà" in molti territori. Perché se il Ministro degli Interni Marco Minniti è arrivato terzo dietro a Movimento 5 Stelle e centrodestra nel collegio uninominale in cui era candidato a Pesaro per la Camera, una cosa simile è successa al Senato nel collegio di Lucca e Massa: vittima il "dominus" renziano Andrea Marcucci, sconfitto (e salvato solo col proporzionale) da Maurizio Mallegni di Forza Italia e piazzatosi dietro anche a Sara Paglini del Movimento 5 Stelle.

Quello del centrodestra nella Toscana nord è stato un generale quanto inaspettato plebiscito: battuto anche il sottosegretario uscente Cosimo Ferri, Pd sostenuto dal fratello Jacopo, ex consigliere regionale di Forza Italia, partito a cui appartiene la sua "carnefice" Deborah Bergamini. Ma la debacle della sinistra nella Toscana del nord arriva anche alla Camera di Lucca, dove  il consigliere regionale del Pd Stefano Baccelli (il cui fratello era candidato nello stesso collegio, ma al Senato, per Liberi e Uguali) capitola per mano di Riccardo Zucconi, imprenditore di Fratelli d'Italia. Cappotto anche a Prato: Giorgio Silli (Forza Italia) alla Camera e Patrizio La Pietra (Fratelli d'Italia) fanno le scarpe rispettivamente al radicale Benedetto Della Vedova (Lista +Europa) e Caterina Bini (Pd recuperata nel proporzionale).

A sinistra un'altra esclusa eccellente è il Ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli, sconfitta a Pisa dalla leghista Rosellina Sbrana e ripescata in Campania grazie al "paracadute" del proporzionale. E poi c'è il capogruppo Pd Leonardo Marras, sconfitto alla Camera a Grosseto ancora da un leghista, Mario Lolini. O il renzianissimo Edoardo Fanucci battuto a Pistoia da Maurizio Carrara (Forza Italia). 

Fra i leghisti sconfitto (anche se di misura) è l'economista "no-euro" Claudio Borghi, recuperato però nel proporzionale, che ha perso il suo collegio in cui era candidato contro il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Recuperato col proporzionale anche il professor Alberto Bagnai, candidato dalla Lega a Firenze e sconfitto contro Renzi. Per Forza Italia non ce la fa il fiorentino e vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella. Stessa cosa per la leader dei risparmiatori di Banca Etruria Letizia Giorgianni, candidata da Fratelli d'Italia nel feudo Pd di Firenze contro il blindatissimo Gabriele Toccafondi (sottosegretario uscente all'Istruzione, in quota Lorenzin).

Nello stesso collegio è rimasto al palo, ma recuperato poi anch'esso con il proporzionale, il Ministro in pectore del governo Di Maio, Alfonso Bonafede. Ripescaggio anche per il comandante Gregorio De Falco, sconfitto nel collegio uninominale di Livorno e candidato dal Movimento 5 Stelle.

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