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Elezioni 2018

Renzi dalla terrazza di Firenze: "Faccio politica per i miei figli"

"Non vogliamo che l'Italia vada in mano ai professionisti della paura"

Quattro anni fa Matteo Renzi diventava presidente del Consiglio. Questa mattina ha voluto ricordare quella data e ha confessato: "Scelsi il 22 febbraio perché è il giorno del 'World thinking day', una ricorrenza importante per noi scout". Il segretario dei dem aveva annunciato sulla sua pagina Facebook che avrebbe detto qualcosa di diverso dal solito, in realtà di innovativo c'è stato solo il pensiero verso i figli

"Oggi - ha detto l'ex premier - voglio rivolgermi a chi non potrà votare il 4 marzo perché non ha ancora 18 anni. Ai ragazzi come i miei figli (Francesco, Emanuele e Ester) voglio spiegare perché facciamo politica: stiamo combattendo per voi.  Sono fiero di come avete superato questi 4 anni nonostante il fango che è stato lanciato contro la nostra famiglia, la roccia però è Agnese che vi ha educato contro la cultura dell'odio".

Matteo Renzi ha parlato per la prima volta (in questa campagna elettorale) dell'inchiesta Consip che ha visto coinvolti suo padre Tiziano e il fedelissimo ministro dello sport Luca Lotti (candidato alla Camera nel collegio uninominale di Empoli). "Per fermarci si sono inventati di tutto - ha detto - scandali inesistenti, mi riferisco al caso Consip, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sarà tutto chiaro". 

Il candidato alla guida del Paese ha parlato da una bellissima terrazza con vista Duomo. "Guardate Firenze - ha detto - non è nata nella tranquillità, ha creato l'umanesimo nei momenti più duri, durante la peste. Il futuro non è quella cosa che fa paura in cui bisogna immaginare la tassa sui robot e evocare la fobia contro chi ha un colore della pelle diverso. Il futuro in Italia è la qualità della vita, è nell'artigianato, è nell'industria e impresa 4.0". E poi "il 4 marzo si decide tra chi vuole una società chiusa e una aperta. Non vogliamo che l'Italia vada in mano ai professionisti della paura - ha concluso - noi vinceremo perché prenderemo di petto una differenza ontologica tra quelli che pensano si possa fare una campagna sulla rabbia e la paura. Noi lottiamo per un'idea, abbiamo un programma vero e una squadra reale". 

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