rotate-mobile
Elezioni 2018

Elezioni 2018: manifestazione al Duomo contro Salvini / FOTO

Un centinaio di manifestanti in strada

Circa cento persone, studenti, aderenti a centri sociali e movimenti vari hanno contestato oggi la presenza a Firenze di Matteo Salvini, con un sit in al Duomo.

Il leader della Lega era atteso alle 18 all'hotel 'Auditorium al Duomo' di via Cerretani, per presentare alcuni candidati alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, tra cui il professor Alberto Bagnai, noto per le sue posizioni anti euro e sfidante di Renzi nel collegio uninominale del Senato Toscana 1.

Slogan contro Salvini e lancio di fumogeni, che hanno superato il cordone di forze dell'ordine (presenti in gran numero tra polizia e carabinieri). 'No alla propaganda razzista', 'Basta spazio ai fascisti', 'Stop a razzismo e guerra tra poveri', si leggeva su alcuni cartelli. E ancora: 'I fatti di Macerata non sono opera di un pazzo ma di un fascista'.

Momenti di tensione, contatti tra forze dell'ordine e manifestanti, ma la situazione non è degenerata, con i manifestanti che - tenuti a distanza dall'auditorium - hanno poi improvvisato un corteo in centro, verso piazza Signoria, dove poco prima aveva parlato Giorgia Meloni.

"Volevano un confronto pacifico?", ironizza Salvini. "Salvaci dai comunisti", gli gridano all'arrivo alcuni militanti. "Sono qui per questo", la risposta del segretario leghista.

"Chi vota Lega manda a casa Renzi. In Toscana puntiamo alla doppia cifra, per poi prenderci la Regione. Basta con Renzi, con la Boschi che è scappata in un colleggio a Bolzano e con tutti i loro amici", dice Salvini.

Ad ascoltarlo oltre 250 persone. Tra il pubblico l'età media è piuttosto alta, sopra i 40-50 anni. "L'ultima volta ho votato al centro, ma ora Lega. Bagnai (lo sfidante di Renzi, ndr) è uno preparato", dice Stefano, pensionato di 68 anni. "Io ero per i 5 Stelle, ma non hanno una solida gerarchia interna per governare", commenta il 43enne Alessandro.

"Se sono antifascista? Sono contro tutti i regimi", svicola, a domanda diretta di un cronista, Salvini. Incalzato sul raid razzista di Macerata di sabato scorso (fino ad oggi l'unico politico che aveva fatto visita ai sei immigrati feriti dagli spari di Luca Traini era stato Maurizio Acerbo di Potere al Popolo, oggi li ha incontrati anche il ministro della giustizia Andrea Orlando) Salvini annuncia che non andrà nella città marchigiana: "Andrò a incontrare i terremotati".

"Solidarietà ai feriti di Macerata? Ci mancherebbe altro, ma non basta la solidarietà", dice il leader leghista, per poi aggiungere le solite parole d'ordine: "Non vedo un pericolo di ritorno del fascismo. Il problema è l'immigrazione voluta, finanziata e incontrollata che porta allo scontro sociale".

Poi scatta la provocazione. "L'anagrafe antifascista di Stazzema? Per l'anagrafe c'è quella canina", risponde Salvini, in merito al registro istituito dal Comune lucchese, colpito da una delle più efferate stragi nazi-fasciste, quella di Sant'Anna, nell'agosto del 1944.

"Aboliremo la 'Buona Scuola', la legge Fornero e ridurremo le tasse", promette poi Salvini, lanciando una "leva obbligatoria di 8 mesi su base regionale" e stoppando il condono edilizio proposto poche ore prima dall'alleato Berlusconi: "Non lo faremo".

Poi attacchi all'Europa: "L'euro è una moneta tedesca. Prima vengono gli interessi dell'Italia. Le varie direttive, la clausola del 3% del deficit per me non valgono nulla". Tutto incentrato sull'uscita dall'euro anche l'intervento di Bagnai: "L'Europa difende i forti e non i deboli. Siamo stati delle cavie ma ora dobbiamo recuperare la piena sovranità nazionale".

Elezioni: manifestazione al Duomo contro Salvini (Lega)

FOTO - Il comizio di Salvini a Firenze

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni 2018: manifestazione al Duomo contro Salvini / FOTO

FirenzeToday è in caricamento