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Elezioni 2018 Rignano sull'Arno

Di Battista a casa di Renzi:"Berlinguer si rivolta nella tomba vedendo il Pd di oggi"

Circa 600 persone si sono ritrovate in piazza Martiri a Rignano sull'Arno

Per tre ore i simpatizzanti di Alessandro di Battista lo hanno atteso al freddo e al gelo nella piazza davanti alla Coop di Rignano sull'Arno. E' arrivato con il suo camper (all'interno la mamma, la compagna e suo figlio) verso le 19. Alla fine circa 600 persone hanno riempito la piazza, pentastellati provenienti da Cecina, Mugello, Lastra a Signa e addirittua da Tivoli. "Ci abbiamo messo 3 ore per arrivare qui, seguiamo Di Battista da tempo. Eppure lui non è candidato in nessun collegio".

Di Battista ha voluto fare tappa a Rignano nella culla del 'renzismo'. A fare gli onori di casa è stato Alfonso Bonafede, già deputato e su cui si vocifera di una possibile candidatura come Ministro della Giustizia. Bonafede corre nell'uninominale fiorentino in cui è presente anche Gabriele Toccafondi, fondatore della giovanile di Forza Italia e adesso deputato, prima tra le fila del Pdl e poi con il rimpasto renziano del 2014 si è avvicinato alla ministra della salute Lorenzin. "Ve ne rendete conto - ha detto dal palco di Piazza Martiri - vi considerano come pecore". E poi: "Noi abbiamo candidato solo persone del territorio, il Pd in Mugello ha presentato Roberto Giachetti, noi l'avvocato delle vittime del Forteto".

Tutti però attendevano le parole di Di Battista. "Saluto anche voi che siete sopra la Coop", un riferimento alle cooperative rosse che, a parer suo, sono utili per i pochi e un danno per molti. "Berlinguer si sta rivoltando nella tomba - ha continuato - vedendo il Pd che ha abolito l'articolo 18, che trasforma le guerre in missioni di pace, e che ci sta portando verso la sanità privata. Hanno smembrato i diritti dei lavoratori peggio del centrodestra chiamandosi compagni". 

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Di Battista ha poi affrontato il capitolo Berlusconi. "Le dice di tutti i colori, sbaglia le cifre, confonde gli euro con le lire ormai è ''rincoglionito'', salvatelo, fatelo tornare nel cellophane con la naftalina per qualche anno ancora - ha proseguito - Certi politicanti dovevano uscire dalla scena e sono ancora qui". Ha cercato di non nominare la persona che è nata in questo paesino ma poi: "Vogliamo un paese normale e gli esperti dell'anormalità sono terrorizzati perché siamo fortissimi. M5s non è mai stato così forte come in questo momento. Un ultimo sforzo allora, convinciamo gli indecisi, ''adottiamo'' un astenuto, portiamolo in piazza con noi, diciamogli di leggere la nostra proposta, di verificare chi ci finanzia - e poi la stoccata - Anni fa facevamo i banchetti nelle piazze e quando dicevamo che eravamo M5S la gente ci rispondeva ''Chi?'' - ha ricordato - un po' come se oggi dicessi ''Renzi chi?''. Questa gente è tenuta in vita da qualche giornale, da qualche talk show".

Alla fine del comizio i sostenitori hanno portato olio, vino e lenticchie al politico e si sono messi in fila per fare un selfie con lui

Di Battista ha dato appuntamento a tutti per domani sera in Piazza del Popolo a Roma dove il Movimento 5 Stelle chiuderà la campagna elettorale. 

Di Battista a casa di Renzi

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