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Italia Viva a gamba tesa in Regione. Scaramelli: "Dpcm irrazionale"

Il presidente Giani intanto chiarisce: "Avremmo voluto altri orari ma dobbiamo star vicino alle istituzioni"

Italia Viva si fa sentire anche in Consiglio regionale criticando l'ultimo Dpcm Conte. Appunti che arrivano sulla scia di quanto messo nero su bianco dal leader di Iv, Matteo Renzi, spediti all'indirizzo del ministro Franceschini nella giornata di ieri. 

Posizione contro cui si è schierato il leader dem Nicola Zingaretti dicendo che è "intollerabile" e "incomprensibile" che forze di governo si schierino contro le decisioni prese insieme al consiglio dei ministri.  

"E' sempre stato sbagliato, ma in questo momento storico reputo eticamente intollerabile stare con i piedi in due staffe. C'è in gioco la vita delle persone, non in senso figurato, e l'Italia si aspetta innanzitutto da chi ha responsabilità di governo autorevolezza, serietà, un indirizzo".

Stamani è il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli (Italia Viva) ad avanzare delle richieste nell'Assemblea di Palazzo Panciatichi.

"La legge si rispetta, sempre. Ma questo Dpcm è discutibile, a mio avviso irrazionale. Si deve con ogni sforzo continuare a garantire l'istruzione in presenza e in sicurezza. Serve offrire la possibilità di lavorare alle attività della ristorazione che hanno investito in sicurezza. Perché non sono stati potenziati i trasporti pubblici o agevolati quelli privati? Le attività culturali e sportive, una volta messe in sicurezza, dovrebbero poter proseguire". Scaramelli spinge perché la Toscana  sia in prima fila nella Conferenza Stato-Regioni in modo che il governo Conte apporti delle modifiche. 

Il neo governatore Eugenio Giani preferisce però stringersi al governo. Conte sotto assedio? "Ritengo - spiega a Radio Rai - che in un momento come questo dobbiamo stringerci intorno alle istituzioni aldilà delle opinioni di parte. Dobbiamo vivere un senso di rispetto e comprensione delle difficoltà in cui le figure istituzionali operano. Appello a un senso di unità che in questo paese viene sempre fuori nei momenti di difficoltà". 

Chiede cambiamenti al nuovo Dpcm su bar e ristoranti? "Avremmo voluto, come Regioni, orari che consentissero di arrivare alle 22 in condizioni di piena sicurezza: se si può stare a pranzo in quelle condizioni si può stare anche a cena, mettendo però il limite alle 22 per evitare assembramenti. Sono proposte costruttive non voglio che siano elementi di polemica". 

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