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Tramvia, i commercianti battono cassa, Nardella: "Lasciate l'auto a casa"

Secondo le ass. di categoria sono circa mille le attività che patiranno i cantieri. Per loro si chiede indennizzi e l'abbattimento delle tasse. Nardella: "Allo studio ammortizzatori con la Regione" E ai fiorentini: "A settembre lasciate l'auto a casa"

“Noi sulla tramvia, il più grande progetto di infrastrutturazione che abbiamo, ci giochiamo tutta la nostra credibilità. Ai fiorentini dico che dal ritorno delle vacanze avremo momenti molti difficili sulla viabilità. Siamo qui a chiedere collaborazione”. Fatta questa considerazione il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha lanciato ieri, da Palazzo Vecchio, l’appello alla cittadinanza: “Invito tutti a fare ogni sforzo per lasciare l’auto a casa e cercare di utilizzare tutte le forme alternative che già stiamo mettendo in campo. Se non c’è una collaborazione dei cittadini sarà veramente molto dura. Siamo qui a ”. Per il sindaco di Nardella i cantieri per la realizzazione della linea 2 e 3 della tramvia possono infatti essere “l’occasione per cominciare a migliorare le nostre abitudini. Proviamo a pensare che magari per fare 500 metri non sempre l’auto è necessaria”.

Dette le difficoltà, Nardella si getta nell’altra faccia della medaglia da qui ai prossimi tre anni: il “bicchiere mezzo pieno”, le opportunità di lavoro. Sono “6.000” i posti di lavoro, compreso “l’impressionante indotto” legato ai cantieri, "attivati" dai circa “450 milioni di euro” per la realizzazione delle linee 2 e 3, ed è “grazie alla tramvia- conclude- che molto piccole e medie aziende sull’orlo della crisi a Firenze e in tutta l’area metropolitana oggi trovano il modo di respirare”.

1000 ATTIVITA' COMMERCIALI PATIRANNO I CANTIERI - Il bicchiere mezzo vuoto, tuttavia, oltre alla protesta dei ‘no tramvia’, presenti ieri in ‘blitz’ di protesta in Consiglio comunale, lo tratteggia il mondo del commercio. Le associazioni di categoria che si stanno facendo carico delle istanze di circa 1.000 attività commerciali che saranno investiti dai cantieri. E’ su questo conto che Cna, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato Firenze, hanno sottoscritto un documento unitario indirizzato al Comune di Firenze per “ridurre le ripercussioni negative” alle imprese coinvolte. Una lettera – documento, in cui le associazioni di categoria chiedono all’amministrazione la “creazione di un fondo di indennizzi” per le Pmi coinvolte, da mettere a “bilancio”. Indennizzi traducibili in “contributo affitto, contributo previdenziale, bonus comunale bancabile”. A fianco del fondo arriva la richiesta per “l’abbattimento delle tasse comunali: Tari, imposta pubblicità, passi carrabili, suolo pubblico, imposta di soggiorno, Imu”.

Su questi due capisaldi dal mondo del commercio giunge la richiesta per la “creazione di un fondo per il credito alle imprese per finanziamenti a tasso zero, così da soddisfare le esigenze straordinarie” di liquidità. In questo caso, come è scritto nella lettera indirizzata al sindaco di Firenze, Dario Nardella, e all’assessore allo sviluppo economico, Giovanni Bettarini, sarebbe l’Abi il soggetto incaricato di stabilire il “plafond”; Fidi Toscana a prestare “le garanzie necessarie per il 100% degli importi”; la Camera di commercio ad “abbattere a 0 il costo degli interessi; ed infine Comune e associazioni di categoria a stabilire le modalità di selezione delle imprese beneficiarie.

Tra le richieste contenute nel documento anche l’agevolazione per progetti come temporary shop o di tensostrutture nelle aree limitrofe ai cantieri per il momentaneo trasferimento delle attività. Infine, oltre alla definizione puntuale delle aree interessate dai lavori, l'impegno a ottenere dall'Agenzia delle Entrate la non applicazione degli studi di settore per le imprese interessate dalla cantierizzazione, con esclusione dalle operazioni di accertamento fiscale. Parallelo alla presentazione del documento consegnato a Palazzo Vecchio, è stato presentato ‘Tramviainfo’ le newsletter redatta dalla associazioni di categoria per informare in tempo reale i commercianti sullo stato e l’avanzamento dei lavori.

NARDELLA, IPOTESI AMMORTIZZATORI CON LA REGIONE – Al bicchiere mezzo vuoto illustrato dal commercio e ai punti di intervento richiesti, soprattutto per quel che riguarda sgravi fiscali e indennizzi, ha risposto a stretto giro il sindaco: “Siamo già in contatto con la Regione Toscana per misure in favore delle aziende in crisi occupazionale, per dare incentivi o comunque ammortizzatori nel periodo interessato dai cantieri”. C’è la possibilità che arrivino indennizzi diretti? “Ne stiamo discutendo. Li affronterò e li esaminerò che il presidente della Camera di commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi”.

Su eventuali misure di emergenze, continua Nardella, “non abbiamo mai detto di no, anzi sono allo studio varie ipotesi: l’unico ostacolo è comprendere appieno la legittimità di misure come gli sgravi fiscali a fronte di un’opera pubblica che certamente produce disagi nella fase di realizzazione. Da parte nostra c’è tutta la comprensione e la disponibilità verso chi lavora e vive nel Quartiere 5, quello interessato dai lavori della tramvia”. Le associazioni di categoria parlano almeno di 1.000 esercizi commerciali coinvolti direttamente o indirettamente dai lavori? “Sono numeri che dobbiamo verificare. Sicuramente ci saranno tante aziende interessate” ai disagi. “Noi, però, saremo sicuramente in prima linea, con le imprese e i cittadini, e faremo l’impossibile affinché subiscano il minor disagio e danno possibile”.

Resta il fatto, ribadisce il sindaco, che “per la realizzazione di un’infrastruttura così importante è inevitabile che la città debba soffrire. Ma questo sacrificio lungo tre anni ci servirà, anche dal punto di vista economico, perché alla fine avremo un’opera moderna che renderà Firenze più efficiente. La tramvia piace: nel Quartiere 4, dove è stata realizzata la linea 1, abbiamo circa 30mila passeggeri al giorno”. Non solo, “il valore dei fondi commerciali è aumentato dal 5 al 10%; così come quello delle abitazioni che è incrementato del 5%. Senza dimenticare la sensibile riduzione del traffico: dove è in funzione diminuisce l’utilizzo dell’automobile in favore dei mezzi pubblici”.

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