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Sanità, disabili in carrozzina occupano di nuovo i locali della Regione Toscana

Protesta dei disabili in carrozzina dentro i locali della Regione Toscana. Rossi: "Voglio ricordare che il progetto Vita Indipendente si fa solo qui in Toscana, ed è tutto a carico della Regione"

Ancora una protesta dei disabili in piazza Duomo all’interno della sede della Regione Toscana. Protagonisti 20 rappresentanti delle associazioni 'Vita Indipendente' e 'Toscana paraplegici', che dalla mattina fino a oggi, hanno portato avanti una 'maratona' di protesta, contro la "graduatoria unica per i finanziamenti per la vita indipendente", progetto toscano che permette una maggiore autonomia grazie a degli accompagnatori finanziati attraverso risorse regionale.

I disabili hanno incontrato anche l’assessore al diritto alla Salute Luigi Marroni. “Non abbiamo mai smesso di lavorare per garantire a tutti voi condizioni di vita migliori e la possibilità di vivere la vostra disabilità con autonomia, indipendenza, dignità – ha detto loro – Continueremo a lavorare come abbiamo fatto finora, incontrandovi periodicamente per avere da voi indicazioni e consigli”. Non è la prima volta che le due associazioni occupano Palazzo Strozzi Sacrati, e non è la prima volta che l’assessore e i suoi dirigenti li incontrano.

L’ultimo incontro è stato il 5 giugno scorso, nella sede dell’associazione Vita Indipendente a Scandicci. Questa volta, la protesta si appunta sulla graduatoria unica per i finanziamenti per la vita indipendente: in questo modo – sostengono i disabili – con l’ingresso di nuove persone in graduatoria, chi finora riceveva l’assegno, può vederselo decurtare o addirittura non riceverlo più.

Sul caso è intervenuto anche il presidente Enrico Rossi: “Se i disabili vogliono esprimere in questo modo la loro protesta, noi non abbiamo problemi, lo facciano pure, purché non intralcino i movimenti di chi sta lavorando qui. In tutta coscienza, questa protesta non la sentiamo rivolta a noi, che abbiamo sempre fatto tutto il possibile per andare incontro alle loro richieste”.

“Voglio ricordare – aggiunge Rossi – che il progetto Vita Indipendente si fa solo qui in Toscana, ed è tutto a carico della Regione. E’ fuori dai Lea (Livelli essenziali di assistenza), non è previsto dalla leggi dello Stato. Capiamo che ci vorrebbero maggiori garanzie, ma per questo sarebbe necessaria una legge dello Stato. Ma lo Stato ha tagliato da 2 miliardi a 300 milioni il Fondo per il sociale e la disabilità, mentre in Toscana dal 2012 al 2013 abbiamo  aumentato la quota destinata al progetto Vita Indipendente da 5,2 a 7 milioni di euro”.

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