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Il deputato renziano Carè torna nel Pd: è iniziato il controesodo?

"La strada intrapresa non era quella giusta, elettorato refrattario a frammentazioni"

“Lascio Renzi e torno nel PD per dare forza alle idee riformiste. La strada intrapresa non era quella giusta. Penso che non sia più il tempo di percorsi velleitari e di chiudersi dentro recinti sempre più stretti e che occorra, per me, avere la sincerità di riconoscere che la strada intrapresa da Italia Viva non sia quella che io avevo immaginato”.

Lo ha detto il deputato calabrese Nicola Carè. E si tratta, a ben vedere, del primo caso di 'rientro alla base' da parte di un esponente democratico passato al partito dell'ex premier.

“Non rinnego nulla di quanto fatto durante questi mesi - ha aggiunto Carè - ma l’ambizione di costruire un’altra forza politica capace di dare rappresentanza a un mondo moderato evidentemente non è stata condivisa da un elettorato che, come ci racconta anche il voto nelle regioni, è refrattario a frammentazioni".

"Torno nel Pd per l’esigenza che sento di fare politica in una comunità plurale, in cui sia possibile avere luoghi di confronto e di condivisione che solo il Pd è attualmente in grado di garantire”, ha concluso il deputato.

E non è da escludersi che il "caso Carè" possa fare da apripista a un'inversione di rotta più generale tra gli ex dem, dopo il magro risultato elettorale conseguito alle regionali dal partito di Renzi. 

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