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Rossi: "Cuffaro nel Pd? Facciamo le verifiche"

Il governatore plaude al blocco tesseramenti deciso dal segretario siciliano Raciti per frenare gli uomini dell'ex governatore che è stato in carcere per mafia

"Cuffaro è stato in carcere per 7 anni per affiancamento e supporto alla mafia. Se fosse vero che i suoi adepti stanno entrando nel Pd è bene bloccare il tesseramento e fare tutte le verifiche che vanno fatte". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi rispondendo ai giornalisti sulle polemiche in corso sullo “spostamento” dichiarato dallo stesso Cuffaro, dei suoi uomini al Pd. "Bisogna stare attenti a una cosa, noi che non siamo renziani e mi rivolgo anche agli altri - ha aggiunto Rossi - a non considerare tutto un'ultima spiaggia. Perché infiltrazioni ce ne sono state anche in altri periodi e questo è un tema serio, io ho apprezzato Raciti che ha bloccato il tesseramento. Quindi, se ne occupi con grande rigore e con grande serietà il partito”. La polemica va ad aggiungersi a quella arrivata pochi giorni fa sui rapporti fra il Pd e Denis Verdini.

Il governatore ha colto così l'occasione per tornare sul tema del Partito della nazione, ammonendo ancora una volta sulle turbolenze: "Io lancio di nuovo uno warning, anche D'Alema costruì una maggioranza in Parlamento stabile, aperta verso il centrodestra. Ricordate Cossiga? Sono errori. Dico a Renzi, attenzione perché può essere davvero una cosa che ci fa perdere a sinistra, apre praterie per il populismo, per forze che non hanno a cuore i problemi del Paese e soprattutto dei ceti popolari. Ci sono modi diversi di dire anche le stesse cose, io le dico a modo mio".

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