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Alla scuola materna Giotto crollano 4 plafoniere controllate 8 mesi fa

Il vicesindaco Giachi: "Non si è trattato di un cedimento strutturale". Per fortuna l'episodio si è verificato a scuola chiusa. Bieber: "Comune sia parte civile". Donzelli pubblica la foto del crollo: "Ecco la #buonascuola di Renzi"

Solo un brutta sorpresa ma poteva finire molto peggio alla scuola Giotto di Firenze, istituto che ospita classi di materna ed elementari, dove sono franati a terra alcuni elementi per l’illuminazione. Le insegnati, una volta aperta la struttura, lungo i corridoi della scuola dell’infanzia, si sono ritrovate di fronte ad una “serie di plafoniere al neon, fissate al soffitto, a terra”, sottolinea Leonardo Bieber in una comunicazione in Consiglio comunale. Oggetti franati a terra nel fine settimana, “per fortuna” a scuola chiusa. Nel corridoio, infatti, precisa il presidente della commissione urbanistica a Palazzo Vecchio, si affacciano “4 classi”.

Il tutto con un di più di peso visto che in quella scuola “sembra fossero stati effettuati dei collaudi da poco”. Per questo, tuona Bieber “nel caso fossero riscontrate delle responsabilità specifiche della ditta o di chi ha effettuato i controlli, mi auguro che il Comune, alla presenza di eventuali azioni giudiziarie, possa addirittura costituirsi parte civile”. Sull’episodio il consigliere del Pd se da una parte ringrazia la prontezza della direzione istruzione e servizi tecnici del Comune, che “hanno permesso che già domani tutto torni alla normalità”, dall’altra lancia un richiamo al consiglio comunale e alla politica: “garantire ancor di più, nello svolgere il compito di controllo e indirizzo, le risorse per la manutenzioni straordinaria e ordinaria dei nostri edifici scolastici”.

GIACHI - “Non si è trattato di un cedimento strutturale e abbiamo verificato che non ci sia alcun pericolo per i bambini”. A margine del Consiglio comunale Cristina Giachi, vicesindaco di Firenze con delega all’educazione, fa chiarezza sul distaccamento di quattro plafoniere, nel fine settimana, in un corridoio della scuola dell’infanzia Giotto, in via Landucci. Per quel che riguarda le parole di Bieber (che poco dopo in una nota è tornato sulle parole espresse in aula: “In questo episodio il Comune è parte lesa e se si dovessero accertare inadempienze da parte di chi era preposto al collaudo dell’impianto elettrico, si dovrà costituire parte civile”), il vicesindaco invece che collaudo parla di un “controllo di manutenzione ordinaria avvenuto nel novembre 2014”, dove “era tutto regolare” e dai “manufatti non è emerso alcun problema”.

A una prima ricostruzione, quindi, “si sarebbero staccati, secondo una dinamica da approfondire e che stiamo accertando, i ganci dei corpi illuminanti della fila di lampade del corridoio. Non vi è stato nessun cedimento delle strutture o del controsoffitto”. I tecnici di Palazzo Vecchio “hanno effettuato verifiche su tutte le altre lampade presenti nella scuola senza riscontrare alcun pericolo”. Dopo i controlli che hanno impegnato la giornata di oggi, “tutti i locali della scuola saranno perfettamente e regolarmente agibili domani”, conclude Giachi.

DONZELLI - Si tratta di “un esempio lampante della #buonascuola di Matteo Renzi. Purtroppo si tratta solo di uno dei tanti episodi di decadenza delle strutture: le scuole sono pericolose, servono interventi urgenti”. Ne è convinto il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione, Giovanni Donzelli, che ha pubblicato su Facebook la foto del crollo.

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