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Renzi? "In Senato lo asfaltiamo". Governo: giallo e bufera sulla frase di Casalino

Clima tesissimo dopo le parole riportate da Repubblica: il portavoce del premier smentisce. Il leader di Italia Viva: "Hanno fatto bene i conti?"

"Se andiamo in Senato lo asfaltiamo, come è successo con Salvini". Questa volta è una frase attribuita a Rocco Casalino, riferita a Matteo Renzi, a scatenare la polemica e ad innervosire gli attori impegnati nella crisi di governo. Le parole, che il portavoce del premier avrebbe lanciato in una conversazione con alcuni parlamentari grillini, sono riportate dal quotidiano La Repubblica.

"Spero per loro abbiano fatto bene i conti", punzecchia Renzi intervenendo a Rtl 102.5. "All'idea essere asfaltato da Rocco Casalino non ci avevo pensato quando ho iniziato a fare politica ma non mi preoccupa e non mi esalta", ha detto. "Non ho mai chiesto la conta in aula ma Conte ha detto ci vedremo in aula, non siamo noi che cerchiamo la conta. - ha aggiunto - E' possibile essere accusati su questo di essere irresponsabili?".

Una polemica che infiamma il dibattito, alla vigilia del Consiglio dei Ministri sul Recovery Plan che potrebbe rappresentare un bivio per il Conte-bis, nonostante Casalino smentisca Repubblica. "Smentisco categoricamente i virgolettati e le ricostruzioni che mi vengono attribuiti oggi in un articolo del quotidiano La Repubblica in riferimento all'evoluzione dell'attuale situazione politica", ha scritto in una nota Casalino. "L'articolo, peraltro, non riporta - ha aggiunto Casalino - alcun dettaglio sulla circostanza in cui avrei pronunciato le affermazioni che mi vengono attribuite".

Sulla crisi nessuna ipotesi è esclusa, ma con il dibattito infiammato Renzi prova a gettare acqua quantomeno su Mattarella, dato da molti contrario ad una crisi di governo in pandemia: "Il presidente della Repubblica ha detto parole che tutti noi condividiamo, suggerisco di non tirarlo per la giacchetta, è un arbitro non si mette a dire a un dirigente politico fai questo o quest'altro".

"Approviamo questo benedetto Recovery Plan: - sottolinea Renzi a Rtl 102.5 - l'Europa ci riempie di soldi ma sono in larga parte dei prestiti, che i nostri figli dovranno restituire". Per l'ex premier occorre "creare posti di lavoro non reddito di cittadinanza, spendere per dare più soldi alla sanità, per mettere soldi per la scuola per la formazione, questo è il punto". "Da quant'è che diciamo spendiamo questi soldi? L'ho detto in Senato il 22 luglio, e per sei mesi hanno rinviato, ora se qualcuno mi dice dico correte io dico di più: veloci, correte ma per fare le cose utili", conclude.

E se dopo Conte a Palazzo Chigi arrivasse Draghi? "E' uno dei più bravi italiani al mondo, ha salvato l'Europa con la Bce, è la persona più stimata fuori dai confini nazionali", dice Renzi. "Draghi cos'ha detto? In un clima come questo potete anche fare debito, ma spendeteli bene. Parliamo - spiega ancora l'ex premier - di debito buono, se metti i soldi in sussidi, lotteria degli scontrini e cashback, è debito cattivo, se li metti in investimenti e lavoro quello è debito buono".

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