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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Esaote, nuova trattativa al Mise con 'l'inghippo': Doria e Nardella si arrabbiano

L'azienda non ha voluto incontrare sindacati e comuni di Firenze e Genova. I sindacati: "Bene il nuovo confronto ma non si parli solo di cassa integrazione". Nardella e Doria: "Disapproviamo il comportamento dell'azienda"

Si è riaperto ieri il confronto tra i vertici aziendali di Esaote e i sindacati. Un tavolo della trattativa attivato al ministero dello Sviluppo economico (Mise) che ha visto protagonisti l’azienda, i sindacati, e le istituzioni, comuni di Genova e Firenze, Provincia di Firenze, Regione Toscana e Regione Liguria. Con un inghippo, tuttavia che ha sollevato qualche polemiche. Su richiesta dell'azienda, infatti, l'incontro si è articolato su due tavoli: il primo tra istituzioni e sindacati; il secondo soltanto tra Governo, i presidenti di regione, Enrico Rossi e Claudio Burlando, i vertici di Esaote. Un atteggiamento, quello dei dirigenti di Esaote, che non è piacito ai sindaci di Firenze e Genova, Dario Nardella e Marco Doria che a Roma avevano spedito i rispettivi assessori al lavoro Federico Gianassi e Francesco Oddone. “Disapproviamo- hanno detto Dori e Nardella- il fatto che l’azienda non abbia voluto incontrare i Comuni ma solo i presidenti di Regione”.

A fine incontro i presidenti di Regione e il dirigente del Mise hanno riferito agli assessori comunali e ai rappresentanti dei lavoratori l’esito della discussione, comunicando che Esaote ha manifestato qualche apertura e la disponibilità a rivedersi al Ministero all’inizio di settembre. In ogni caso, il tavolo istituzionale proseguirà sotto la regia delle Regioni e vi parteciperanno in prima linea i Comuni di Firenze e Genova. “Valutiamo positivamente il coinvolgimento del Governo sulla questione Esaote- continuano i due sindaci- e il tavolo ministeriale. Verificheremo se l’apertura di oggi da parte dei vertici dell’azienda è effettiva oppure no. Per noi comunque è imprescindibile il mantenimento dei siti di Firenze e Genova”. Esaote, concludono Nardella e Doria, “è una realtà molto importante non solo per Firenze e Genova ma per l’interno Paese e non può essere dispersa per nessun motivo. Il piano industriale presentato dall’azienda è irricevibile, presenta troppe lacune e non progetta un vero rilancio dell’azienda. Nonostante questo non abbiamo preclusioni a lavorare insieme alla proprietà, sulla base delle osservazioni dei sindacati, per proteggere e valorizzare le eccellenze professionali nelle due sedi di Firenze e Genova”.

SINDACATI – “È importante essere riusciti a prendere tempo per una discussione vera sul piano industriale dell'azienda, che ha chiesto di “riflettere”, ma rimane per noi fondamentale salvaguardare le missioni industriali e di ricerca dei siti di Genova e Firenze, salvaguardando il collaudo e la ricerca nei rispettivi stabilimenti”. Scrivono Cgil, Cisl e Uil, che tuttavia avvertono: “Che non si utilizzi, però, questo tempo- proseguono le sigle confederali- per discutere esclusivamente di ammortizzatori sociali. Non è quello, per noi, tema all'ordine del giorno. Il Ministero afferma che l'azienda ha dichiarato di non voler procedere, in questo periodo di confronto, con ulteriori atti unilaterali”. “Vogliamo stigmatizzare- sottolineano le parti sociali- la scelta dell'azienda di non incontrare i due Comuni e la Provincia. In ogni caso, oggi le Regioni hanno sposato le nostre proposte per il piano industriale, e questo ci sembra un passo avanti fondamentale per portare avanti al meglio il confronto, che si articolerà- concludono- in incontri sindacali sul territorio per concludersi con una convocazione plenaria presso il Ministero verso metà Settembre”.

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