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Coronavirus, Nardella: "Vaccino obbligatorio? Non va escluso. Inaccettabili le voci contro la vaccinazione dal mondo sanitario"

Il sindaco replica indirettamente a Festini, il docente universitario che ha dichiarato di non volersi vaccinare: "Il principio di fondo è che la libertà personale di non vaccinarsi non può arrivare a ledere il principio della salute pubblica"

"Trovo grave e inaccettabile che nel mondo sanitario ci possano essere persone che dicono di non volersi vaccinare". Lo ha detto ieri il sindaco Dario Nardella ai microfoni di Rtv38.

Poche ore prima, era scoppiato il caso del professore associato in Scienze infermieristiche all'università di Firenze, Filippo Festini, che aveva pubblicamente dichiarato con un post su Facebook di non volersi vaccinare contro il Covid-19.  

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Nardella, prima di chiamare indirettamente in causa Festini, aveva detto a Rtv38: "L'obbligatorietà del vaccino per il Covid-19 non va esclusa a priori, può essere però l'ultima spiaggia. Prima di allora dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti possibili per convincere le persone a vaccinarsi liberamente. Penalizzare fino da ora in modo drastico chi ha incertezze sulla vaccinazione può essere prematuro". Quindi l'affondo contro "chi dice di non volersi vaccinare".

"Il V-day - ha poi aggiunto Nardella - è l'inizio della svolta ma ci sarà un grosso lavoro da fare: cominciamo a vedere la luce ma non dobbiamo abbassare la guardia. Io sono pronto a vaccinarmi, non appena le autorità sanitarie stabiliranno il mio turno".

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Il sindaco ha quindi ribadito che "parlare ora di vaccino obbligatorio, nella fase iniziale, può essere in qualche modo rischioso, visto che non c'è disponibilità di dosi al momento. A mio avviso, il principio di fondo è che la libertà personale di non vaccinarsi non può mai arrivare a ledere la libertà degli altri di poter tutelare la propria salute né il principio della salute pubblica: il tema è molto complesso".

Infine "non è vero che il vaccino obbligatorio è incostituzionale, esistono vaccini obbligatori per legge, già ora. Ci vorrebbe una legge per il vaccino anti Covid. Di certo, dividere l'Italia tra partiti e fazioni può essere rischioso".

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