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Coronavirus, Nardella: "Non possiamo permetterci un secondo lockdown"

Il sindaco: "Contagiato uno studente su mille, seconda ondata non è colpa delle scuole". Poi chiede risorse a governo e regioni per il trasporto e spinge per lo scaglionamento degli ingressi degli studenti a scuola e dei dipendenti pubblici negli uffici

Ingressi scaglionati per gli studenti a scuola e per i dipendenti pubblici di Palazzo Vecchio, ma anche più risorse sul trasporto. Sono le richieste del sindaco di Firenze Dario Nardella e di Anci al governo e alla regione.

"I sindaci garantiranno massima collaborazione al governo e al ministro De Micheli, perché abbiamo visto che solo in questo modo si possono trovare le soluzioni - ha spiegato Nardella a Sky Tg24 -. Il presidente di Anci Decaro porterà alcune soluzioni, tra queste anche l'ipotesi di scaglionare gli ingressi e le uscite dalle scuole, perché a parità di autobus si può alleggerire la fascia oraria di punta".

Le risorse

C'è poi il capitolo risorse: "Nonostante il grande sforzo del governo che ci ha aiutato a ripianare gran parte delle mancate risorse, i Comuni oggi devono far fronte alle difficolta' economiche in atto - ha spiegato il sindco di Firenze -. Per questo se vogliamo potenziare il trasporto pubblico o le Regioni o il governo devono darci una mano".

Nelle città d'arte, ad esempio, "finanziamo parte del trasporto con l'imposta di soggiorno", ha sottolineato Nardella. Imposta il cui gettito, però, risente molto in questo periodo dell'assenza dei turisti. Infatti, ha detto Nardella, "non avendo l'imposta, diventa difficile trovare risorse aggiuntive".

Tornando allo scaglionamento degli ingressi, Nardella ha aggiunto a Sky Tg24: "Dopo il lockdown abbiamo riportato gradualmente i dipendenti di Palazzo Vecchio a lavorare negli uffici. Su 4.000, piu' del 75% sono tornati in vario modo a lavorare in presenza.
Possiamo e anzi vorremmo cominciare a sperimentare gli ingressi sfalsati anche in Comune, perche' questa misura alleggerirebbe ulteriormente i mezzi pubblici".

La scuola

Sempre a Sky Tg24, il primo cittadino ha parlato anche di scuola: "E' il settore da tutelare in tutti i modi, insieme al lavoro - ha detto Nardella -. Come dimostrano i dati epidemiologici non sono questi gli ambiti dove si scatena il contagio".

Le scuole, ha spiegato il sindaco, "non sono la causa di questa seconda ondata. I dati della mia città e della Toscana sono rincuoranti: su 450.000 studenti in regione, solo 480 sono risultati positivi. Quasi uno su mille, un dato che si ripete anche a Firenze".

Per questo, si "può operare su altri settori e il decreto di due giorni fa va nella giusta direzione". Tuttavia, avverte Nardella, "bisogna fare attenzione all'impatto economico. Firenze vive molto di commercio, tempo libero, intrattenimento e si deve mantenere il giusto equilibrio".

Nuovo Dpcm, Nardella: "No a spionaggio condominiale"

A tal proposito Nardella ha spiegato a 'Un giorno da pecora' su Radio 1 Rai che, sul divieto di sostare fuori dai locali dopo le 21 contenuto nell'ultimo Dpcm, "sentiremo se il governo ci aiuta a precisare il concento di adiacenza per i locali, comunque faremo controlli dettagliati". 

Ma il punto, in definitiva, è che "non possiamo permetterci un secondo lockdown - ha concluso Nardella intervenendo su Sky Tg24 - e dobbiamo assolutamente fare leva sul senso di responsabilità, sui comportamenti di ciascuno di noi, per evitare di dover arrivare a limitazioni ancora ulteriori che, dal punto di vista economico, sarebbero davvero insostenibili".

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