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Coronavirus, Marcheschi (FdI): "“Tamponi a campione nelle scuole, screening anche su chi non ha sintomi. L’obbligo è legittimo?”

Intervento del Consigliere regionale sulla decisione della Regione Toscana che ha pronti 2mila kit al giorno

“La Regione Toscana si appresta ad uno screening di massa nelle scuole toscane con tamponi rapidi e a campione, anche su chi non ha sintomi. Pronti 2 mila kit al giorno. I nostri figli saranno, dunque, tutti “testati” anche se non hanno hanno vissuto situazioni conclamate di rischio. Mi chiedo se l’obbligo sia legittimo visto che l’esecuzione di un tampone è una pratica invasiva ed è considerato un trattamento sanitario, pertanto da eseguirsi solo dopo esplicito consenso dell’interessato".

E' quanto dichiara il consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi). "I tamponi possono dare da una parte una falsa patente di negatività e dall’altra produrre un esercito di positivi asintomatici come sostengono alcuni noti infettivologi - prosegue Marcheschi - I genitori, che mi hanno contattato, sono preoccupati che si stiano legittimando delle pratiche lesive della libertà individuale".

"Tanto più che il numero dei malati, non dei positivi asintomatici, è davvero esiguo - rosegue il consigliere regionale -. Perché allora la Regione vara questo screening di massa?"

"Dopo le spese pazze della Regione (mascherine farlocche e ventilatori fantasma), è logico chiedersi quanto ci costerà questa ulteriore previsione di “trattamenti sanitari di massa”. Una cosa è la prevenzione, un’altra è l’imposizione di un ingiustificato e obbligatorio trattamento sanitario” conclude Marcheschi.

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