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Coronavirus, Conte al Senato: "Mascherine e distanziamento fino al vaccino, 50 miliardi per famiglie e imprese"

Il premier: "La ripartenza in Italia sarà omogenea. No al Mes, 'nì' ai bond"

L’obbligo di indossare mascherine e il distanziamento sociale dovranno essere mantenuti, seppure con alcune modifiche, fino a che non ci saranno vaccino o terapie efficaci. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella sua odierna informativa al Senato. Il premier ha inserito il provvedimento in una lista di cinque punti che sintetizzano il piano di risposta sanitaria predisposto dal governo.

Gli altri quattro punti sono: il rafforzamento dei servizi di prevenzione per evitare che si ripetano casi come quello dell’esplosione di contagi nelle residenze sanitarie per anziani; l’individuazione di strutture dedicate esclusivamente al trattamento del Covid-19, per ridurre i rischi di contagio per operatori sanitari e pazienti; un piano di indagine epidemiologica basato sui test sierologici (300mila); la app di tracciamento Immuni che, ha precisato Conte, sarà scaricata solo su base volontaria e non comporterà conseguenze o restrizioni per chi non vorrà utilizzarla.

La fase 2

"Bisogna procedere ad un allentamento delle misure - ha detto Conte - e in questa maniera si potrà preservare il tessuto produttivo. Il motore del Paese deve ripartire, ma serve un piano articolato". In caso di accelerazioni sull'inizio della fase 2 infatti, c'è il rischio di una recrudescenza dei contagi da Covid-19. "L'imprudenza in questa fase può compromettere i sacrifici fatti finora". E per quanto riguarda le riaperture, Conte ha detto: "Sono in programma aperture omogenee su base nazionale". Tutti allo stesso momento, quindi.

La crisi economica

Sulla chiusura dei luoghi di lavoro e l'isolamento forzato che hanno creato una situazione di crisi, il premier ha sottolineato: “L'emergenza incide sulle fasce più fragili e gli interventi programmati finora non sono sufficienti. Si rischia di creare una nuova povertà. Per questo, gli interventi economici dovranno essere più incisivi”. Il Governo si prepara quindi a nuovi stanziamenti di sostegno economico per famiglie e imprese. Un nuovo decreto legge, con un'iniezione di 50 miliardi di euro. "Il governo invierà a brevissimo al Parlamento un'ulteriore relazione con una richiesta di scostamento di bilancio - ha detto Conte - pari a 50 miliardi di euro, con intervento complessivo che, sommando i precedenti 25 miliardi, sarà non inferiore a 75 miliardi".

Il Mes

Sul tema delle misure europee per il sostegno alla crisi dovuta alla pandemia, Conte ha auspicato "una risposta comune dell'Ue". Poi, sul Mes (cioè il 'Fondo salva-Stati') ha specificato: “Rifiutare la linea di credito che offre sarebbe un torto agli altri Paesi, ma l'Italia ha bisogno di altro. I criteri del Mes sono inaccettabili per la natura di questa crisi”. Quindi l'annuncio: “Nella Ue ci sono altri 8 Paesi disposti a nuove misure di sostegno economico. Non accetteremo un compromesso al ribasso. Bisogna costruire un Economic Recovery Fund per contrastare la crisi, una misura che dovrà essere conforme ai trattati perché non abbiamo tempo per modificarli. Va gestito a livello europeo senza carattere bilaterale, deve essere ben più consistente degli strumenti attuali, mirato a far fronte a tutte le conseguenze economiche e sociali, immediatamente disponibile”.

I bond

"Siamo disponibili ad appoggiare la proposta della Francia sui bond, avendo chiesto di integrarla in modo da rispondere più puntualmente ai requisiti che riteniamo imprescindibili – ha infine dichiarato Conte -. Da ultimo è stata presentata una proposta spagnola che pure, ma con qualche suggerimento di variazione, potremmo appoggiare per la sua conformità alle nostre finalità".

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