Conte brucia le tappe: governo pronto entro domani
Giornata fitta, incontri coi partiti. Il tempo perso è già troppo, settimana prossima alle camere
Di tempo per trovare una soluzione dopo le elezioni del 4 marzo ce n'è voluto anche troppo. 80 giorni per la precisione, prima dell'affidameno dell'incarico di governo al professore fiorentino di Ateneo, Giuseppe Conte. E così il Presidente del Consiglio incaricato scioglierà presto la riserva. Molto presto. Già oggi Conte incontrerà le delegazioni di tutti i partiti a Montecitorio.
L'inizio è alle 12 con il gruppo "Europa Centro democratico" e "Più Europa con Emma Bonino"; alle 12.20 "Civica popolare-Ap-Psi-Area Civica"; alle 12.40 le minoranze linguistiche; alle 13 "Noi con l'Italia-Usei"; alle 13.20 la componente Maie della Camera e quella Psi-Maie del Senato; alle 13.40 il gruppo Misto del Senato. Quindi un'ora di pausa e si riprenderà alle 15 con il gruppo "Per le Autonomie" del Senato; alle 15.40 Liberi e uguali; alle 16.20 Fratelli d'Italia; alle 17 il Pd; alle 17.40 Forza Italia; alle 18.20 la Lega e alle 19 M5S. Proverà ad allargare la sua maggioranza anche se è praticamente scontato che potrà contare solo sui voti di Movimento 5 Stelle e Lega.
Qualche nodo da sciogliere sulla formazione del nuovo governo c'è, con il Quirinale che vigila e vorrà dire la sua. Ma il telaio è già stato preparato nei giorni della stesura del programma di governo, è arcinoto, al di là di ogni formalismo costituzionale. Così Conte potrebbe tornare al Colle già domani.
Potrà così poi giurare, ricevere la simbolica campanella dal suo predecessore Paolo Gentiloni e presentarsi alle camere nei primi giorni della prossima settimana: si parla di un primo passaggio martedì 29 al Senato (dove la maggioranza M5S-Lega è più risicata) per poi approdare a Montecitorio il giorno successivo. Poi governo si metterà finalmente al lavoro: con le sue azioni dovrà ripagare la fiducia non solo del Parlamento, ma prima di tutto degli italiani che con il loro voto hanno consentito la sua formazione.