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Conte, domenica a Bibbona da Grillo: "Giallorossi" alla ricerca del modulo vincente

L'ex prof fra leadership 5 Stelle e Università. Domenica di studio per il futuro del centrosinistra

Avrebbe dovuto tenersi la scorsa settimana. Poi la fuga di notizie e i riflettori puntati avevano fatto saltare tutto, o almeno spostare l'incontro. Alla fine ieri l'ex premier Giuseppe Conte ha fatto visita a Beppe Grillo nella sua villa di Marina di Bibbona (Livorno). Il professore tornato all'Università di Firenze si è fermato per il pranzo domenicale. E dopo il pasto i due si sono seduti sulla spiaggia adiacente: avrebbero parlato in tutto per circa tre ore.

In ballo c'è, come noto, la leadership grillina, che il fondatore gradirebbe affidare nelle mani proprio di Conte. Una linea sulla quale il Movimento 5 Stelle si è spaccato. Assenza pesante ancora una volta è quella di Davide Casaleggio, che da tempo non condivide la linea di Grillo che ha portato al sostegno di Mario Draghi. 

Nulla trapela, ad ora, sui temi in discussione nell'incontro. Ma Grillo aveva scoperto le carte il giorno precedente, entrando a gamba tesa nel dibattito in corso nel Partito democratico dopo le dimissioni di Zingaretti: "Se mi invitate (all'assemblea nazionale in programma il prossimo fine settimana ndr) vengo, faccio il segretario, vi ripeto, del Partito democratico elevato, ci mettiamo 2050 nel simbolo, io ci sto un anno, un annetto, Conte sta di là (nel Movimento 5 Stelle ndr) un annetto, parliamo con tutti e facciamo dei progetti comuni".

Una vera provocazione che però la dice lunga sui lavori in corso nel campo del centrosinistra, alla ricerca di una identità. "Mi ero iscritto al Pd qualche anno fa, vi ricordate alla sezione di Arzachena, - ha aggiunto Grillo - poi mi dettero indietro i soldi e la tessera e Fassino fece la sua premonizione dicendo: si prenda, si faccia un partito. Poi vedo la situazione del Partito democratico, vedo la nostra, vedo una coalizione di forze antagoniste che devono governare insieme, capitanate da una personalità diciamo straordinaria come può essere Draghi, però tutto questo per la pandemia. Se non ci fosse la pandemia non avremmo fatto un governo così, non staremmo insieme, io non sarei qui a dirvi quello che vi sto per dire".

Il fondatore e garante del M5S si è proiettato nel dopo pandemia: "Dobbiamo riprogettare tutto, non possiamo - ha affermato - farci concorrenza, destra, sinistra. La concorrenza, non funziona più, non funziona nell'evoluzione, non funziona, proprio nella legge della termodinamica. Siamo nel caos ma il caos è creativo, quindi ho visto questo partito, il Partito democratico che va via una buona persona. E' nauseata un po' da tutto come siamo un po' tutti nauseati dalla politica, dai partiti. Forse c'è un momento di riflessione, il Pd deve avere una narrazione deve, avere un progetto, io non ho mai sentito parole come transizione, ecologia, energie rinnovabili, eppure sono tutte cose che sono sul piatto adesso".

"Io - ha detto ancora Grillo - mi propongo per fare il vostro segretario elevato del partito democratico mettete 2050 nel vostro simbolo, come sarà nel nostro prossimo con conte sarà 2050, invito tutti i partiti a mettere 2050 nel loro simbolo, facciamo un progetto in comune, ne usciremo in un modo straordinario e io vengo li, metto a disposizione i progetti sarà tutto diverso nel futuro, sarà come progettare un agricoltore fra dieci anni".

Un quadro nel quale gioca un ruolo centrale il futuro di Conte, che viene accreditato ancora di un importante consenso capace di spostare gli equilibri di peso nel Movimento 5 Stelle, ma anche nel Partito democratico.

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