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La lezione di Conte a Firenze: “La pandemia ha cambiato il corso della storia”

Lectio magistralis dell'ex premier in un rettorato blindato dalle forze dell'ordine. Ora il ritorno (quanto a lungo?) in cattedra

“Il bilancio esaustivo sulla pandemia lo darà la storia”. Pandemia che sicuramente il corso della storia "lo ha cambiato". Così l'ex presidente del consiglio Giuseppe Conte, nella lectio magistralis (“dedicata a tutti gli studenti”) di questo pomeriggio nell'aula magna del rettorato di piazza San Marco. Un rettorato blindato da ingenti forze dell'ordine, polizia e carabinieri.

Conte ha parlato della propria esperienza di governo, della pandemia, ma anche di rapporti con l'Europa e relazioni internazionali.

“L'emergenza che stiamo vivendo è la sfida più severa e pervasiva che il nostro Paese è chiamato ad affrontare dal secondo dopoguerra ad oggi. Tutti gli aspetti della vita pubblica e privata, tutti i gangli fondamentali del nostro sistema di vita, tutte le attività individuali e collettive hanno subito, per effetto della pandemia, un profondo sconvolgimento. Ogni decisione che i governi sono stati chiamati ad assumere ha assunto i connotati di una 'scelta tragica'. Ogni decisione assunta ha avuto una portata diretta e incidente sulla vita e sulla salute dei cittadini, ed è risultata suscettibile di condizionare anche il futuro della nostre comunità”, dice l'ex premier.

“Con lo scorrere del tempo, uscendo dall'orizzonte fortemente condizionante della cronaca ed entrando nella dimensione ampia e dilatata della storia, saranno possibili bilanci esaustivi e valutazioni ponderate”, aggiunge Conte.

Quanto ai rapporti con l'Europa, "in un mondo globalizzato – le parole dell'ex capo del governo -, in cui l'economia sembra avere preso il sopravvento sulla politica e sul diritto e dove abbiamo più volte constatato che il peso di una scelta economica assunta a molte longitudini di distanza può avere stringenti ripercussioni sulla nostra comunità nazionale, dobbiamo essere ormai consapevoli che uno Stato nazionale, ove ripiegato su se stesso, non può essere in grado di rispondere alle sfide più complesse”.

Quindi sì all'Europa, poi rapporti rafforzati con gli Usa ma senza rinunciare al dialogo con Cina e Russia, “sollecitando questi ultimi Paesi a promuovere un loro 'engagement' (coinvoglimento, ndr) a tutto campo".

Conte ha poi sottolineato come la pandemia possa mettere a dura prova la solidità del sistema democratico, come “buona parte dell'opinione pubblica si sia sentita smarrita di fronte alla grande varietà di opinioni generate nella comunità scientifica”, come la pandemia abbia "cambiato il corso della storia", ma anche “la scoperta, da parte mia, dell'orgoglio di appartenere a una grande comunità nazionale”.

Fuori dal rettorato alcune decine tra appartenenti ai collettivi universitari e professori di Priorità alla Scuola hanno contestato la presenza dell'ex premier, “perché il governo Conte non ha dato sufficienti risposte al mondo della scuola e dopo un anno di pandemia siamo ancora in didattica a distanza e con carenza di docenti. Vogliamo tornare in classe, in una scuola pubblica, sia alle superiori che all'università”. Un messaggio di benvenuto sui social è invece arrivato dal presidente della Regione Eugenio Giani e dal sindaco Dario Nardella.

Sindaco che però stoppa sempre di più le 'mire' di un Conte federatore dell'alleanza Pd-M5S-Leu anche per il futuro. “Mi pare che stia pian piano passando questo progetto (di Conte federatore, ndr) Sta cambiando molto lo scenario politico. H osempre detto che prima di trovare il leader di una coalizione bisogna costruire una coalizione. Prima di costruire una coalizione bisogna partire dai contenuti, dai temi veri coi quali un partito costruisce un proprio profilo molto chiaro. Altrimenti rovesciamo il percorso e così non funziona", dice infatti Nardella intervistato a Tagadà, su La 7.

Conte, fa sapere l'Università, nelle prossime settimane tornerà ad insegnare diritto privato (e magari a fare l'avvocato), visto che l'aspettativa è terminata con il cadere del governo. Ma chissà per quanto. Già domenica è annunciato un vertice a Marina di Bibbona nella villa di Beppe Grillo con il fondatore del Movimento 5 Stelle e altri big. Difficile che il professor Conte resti in futuro lontano dalla politica.

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