Conte a Firenze: Nardella gli ricorda i tagli alle periferie
Il premier è passato dall'Accademia della Crusca. Il presidente Marazzini: "E' il primo capo del governo a farci visita"
Si è conclusa la giornata fiorentina del capo del governo Giuseppe Conte. Stamani il professore ha tenuto una lezione sulla costituzionalità del diritto privato all'Università di Firenze (al polo delle Scienze sociali di Novoli) mentre oggi pomeriggio ha fatto tappa all'Accademia della Crusca. Qui il premier ha pranzato con il presidente Claudio Marazzini e, tra gli altri, la vicesindaca della città Cristina Giachi. Il sindaco Nardella è arrivato nella bellissima villa di Via di Castello poco dopo le 14 e 30, ha salutato il premier e con un tweet ha fatto sapere cosa gli ha chiesto.
Ho salutato il presidente @GiuseppeConteIT a Firenze. Gli ho ricordato l’impegno preso con noi sindaci per gli €1.1 miliardi del #pianoperiferie. Nessuna polemica politica, solo la richiesta di restituire ciò che già era stato destinato alle periferie delle nostre nostre città.
— Dario Nardella (@DarioNardella) 9 ottobre 2018
Subito dopo un intervento sul linguaggio della legge Giuseppe Conte si è intrattenuto con i giornalisti. "Lo spread a 315 non mi fa affatto piacere, ovvio. Confido che quando si leggeranno la nostra manovra ci possa essere maggiore tranquillità da parte degli investitori, quindi un segnale positivo da parte dai mercati", ha dichiarato l'ex professore fiorentino. Il premier si è detto poi sereno per la visita di Mario Draghi al presidente della Repubblica Mattarella: "E' normale che ci siano incontri tra il presidente della Bce e il capo di Stato". Conte ha poi allontanato qualsiasi preoccupazione in merito alla possibilità che nel Def siano presenti condoni. "Posso capire che ci possa essere un allarme ma siccome nessuno ha ancora visto come abbiamo scritto quelle che chiamano le sanatorie fiscali, l'allarme, in questo momento, è ingiustificato", ha dichiarato.
IL PROFESSORE E LA CONTESTAZIONE // VIDEO//
LA VISITA ALL'ACCADEMIA DELLA CRUSCA
L'Accademia della Crusca è la massima istituzione della lingua italiana. E' stata fondata nel XVI secolo a Firenze. "Siamo sempre riusciti a innovarci, pensate oggi i nostri profili social sono molto seguiti eppure è un'istituzione vecchia di oltre 5 secoli", ha detto il presidente Claudio Marazzini. "E' la prima volta che un capo del governo ci fa visita - ha sottolineato Marazzini introducendo il capo del governo - inoltre è un nostro collega, un accademico, siamo contenti anche perché ha collaborato in passato con la Crusca sul linguaggio giuridico". Marazzini ha avanzato delle proposte per preservare la lingua italiana: "Non chiamiamo gate i varchi presenti alla stazione di Firenze e Roma - e ancora - la voluntary disclousure chiamatela rientro dei capitali dall'estero".