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Consiglio comunale, in due lasciano il Pd per gli scissionisti

Stefania Collesei e Alessio Rossi vanno con Enrico Rossi e formano il gruppo "Mdp"

Escono in due dal gruppo Pd in Consiglio comunale fiorentino per aderire al Movimento democratico e progressista, la nuova formazione di Enrico Rossi e Roberto Speranza. Sono Stefania Collesei, ex presidente del quartiere 5 di Firenze, e Alesso Rossi. Il nuovo gruppo a Palazzo Vecchio si chiamerà "Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista". Curioso come il nuovo gruppo sia stato formato in Comune ma non in Regione, dove il governatore Rossi non ha trovato seguaci ed è rimasto iscritto al gruppo Pd

"Un movimento che riparte dal valore del lavoro, dall’occupazione, piena e buona, che permetta un progetto di vita ai giovani; che spinga sul tema dei diritti e che orienti gli investimenti sull’ambiente. - hanno spiegato i due aderenti in occasione della seduta di oggi - La nostra decisione è stata maturata con sofferenza, ma divenuta necessaria, poiché troppe volte ci siamo trovati in disaccordo con le politiche portate avanti dal Pd guidato da Matteo Renzi, come il 'jobs act' o 'la buona scuola' e troppo poche a favore come le unioni civili. E dopo il referendum sulle trivelle abbiamo detto no al referendum costituzionale, per arginare una proposta sbagliata e pericolosa".

"Reputiamo che il Pd sia diventato troppo personalistico e abbia perduto l’originario carattere plurale. E col pluralismo abbia perduto la capacità di ascolto. - hanno proseguito - Cionondimeno Mdp sosterrà il governo Gentiloni per portare a termine questioni importanti quali la legge sul testamento biologico e lo jus soli e la questione del referendum sui voucher".

"A maggior ragione - spiegano - non verrà meno il nostro sostegno al sindaco Nardella con il quale abbiamo condiviso le scelte sulla mobilità, sulla realizzazione del sistema tranviario, sulla rigenerazione urbana, sul ruolo di Firenze. Ma non abbiamo nascosto prima e certamente non lo faremo ora i punti critici come l’accessibilità al centro storico, la contrarietà al sottoattraversamento previsto dallo 'Sblocca Italia' e alla nuova pista aeroportuale. La crisi economica, la riforma delle pensioni, l’invecchiamento della popolazione, la denatalità e l’ondata migratoria impongono una riflessione profonda sul modello di stato sociale, sulle nuove priorità e nuove risposte. Questo sarà uno dei temi su cui ci impegneremo".

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