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Politica Campi Bisenzio

Crac del Credito cooperativo fiorentino: condannato Verdini 

La sentenza dopo giorni di camera di consiglio. Dure critiche dei grillini: "L'uomo che per l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi meritava di diventare Padre Costituente"

Dopo giorni di camera di consiglio nel pomeriggio è arrivata la sentenza per il senatore di Ala, Denis Verdini, oggi non presente in aula, nel processo per il  crac dell'ex banca Credito cooperativo fiorentino di Campi Bisenzio, di cui è stato presidente per 20 anni, fino al luglio 2010. Pena complessiva di nove anni, la pubblica accusa ne aveva chiesti 11, 7 anni per la bancarotta e 2 per la truffa  ai danni dello Stato per i contributi pubblici all'editoria. Verdini era imputato nel processo per bancarotta, associazione a delinquere, reati bancari e truffa ai danni dello Stato relativamente ai contributi pubblici ricevuti dalla Società Toscana di Edizioni srl, che pubblicava "Il Giornale della Toscana" e  "Metropoli", di cui era socio di maggioranza.

Il senatore è stato assolto dal reato di associazione a  delinquere. I giudici hanno assolto tutti gli imputati, 33 in tutto, dall'accusa di associazione a delinquere.

Condannati anche gli imprenditori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei, a 5 anni e 6 mesi, per concorso in bancarotta per il crac del Ccf. Il deputato di Ala, Massimo Parisi, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi per la truffa ai danni dello Stato per i contributi pubblici all'editoria, per il ruolo da lui rivestito nei giornali della Società Toscana di Edizioni.

La condanna del senatore Verdini porta con sè numerosi commenti politici. "A nome dell'intero gruppo al Senato – scrive in una nota Lucio Barani, presidente del gruppo Ala-Scelta Civica,- esprimo massima solidarietà e piena, totale e incondizionata fiducia nei confronti di Denis Verdini".  "Siamo- aggiunge- dinanzi all'ennesima sentenza politica, una prassi alla quale ormai ci siamo abituati negli ultimi decenni". 

"Denis Verdini – critica il capogruppo M5S al Senato, Michela Montevecchi, - l'uomo che per l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi meritava di diventare Padre Costituente, è stato condannato in primo grado a 9 anni di reclusione per il fallimento dell'ex Credito cooperativo
fiorentino. Fortunatamente il 4 dicembre scorso 20 milioni di italiani hanno capito in che mani era stata messa la nostra Carta costituzionale e hanno rispedito al mittente la riforma". "La condanna- continua Montevecchi- arriva nello stesso giorno in cui il nome di Verdini spunta anche nell'inchiesta Consip, che sta facendo tremare il Giglio Magico renziano".
 

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