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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il Comune lancia il bando globale per rifare il look a Firenze

Il Comune intende riqualificare sessantina tra opere d'arte ed edifici cittadini: si cercano sponsor o cordate. Occhi puntati al decoro dei messaggi pubblicitari

Ora tocca alla culla del Rinascimento, se il patron della Fiorentina sta generosamente aiutando la Capitale restaurando il Colosseo adesso chi vorrà gravarsi dell’onere della Torre d’Arnolfo?
Non solo il campanile di Palazzo Vecchio necessità di cure e ammodernamenti, in città sono una sessantina le opere ad avere bisogno di un ritocchino: la colonna di San Zanobi in piazza del Duomo, la riapertura di Torre della Zecca, il Nettuno( Biancone per i fiorentini) fino al piazzale Michelangelo. Un make up a monumenti e non solo. Si dovrà trovare qualche benefattore anche per opere con funzioni pubbliche come l’asilo del Meyer, il discusso mercato di Sant’Ambrogio e la realizzazione della nuova scuola Capuana dopo l’abbattimento del vecchio edificio.

 BANDO – La messa a nuovo di edifici e monumenti vedrà una nuova formula di aiuto finanziario: “un bando globale- scrive il  Comune - per trovare sponsor che adottino il bene e lo restaurino, al posto delle procedure usate finora, quando è sempre stato il Comune a partecipare a bandi e offerte lanciati da potenziali finanziatori, come le Fondazioni bancarie”.
 Il bando, scadrà con l’approvazione del bilancio 2012, sarà rivolto a “imprese, società, associazioni, enti pubblici e privati interessati a promuovere la propria immagine attraverso il recupero e la valorizzazione di beni culturali e patrimoniali della città”. “Le partnership - si sottolinea - saranno concordate caso per caso tramite contratti di sponsorizzazione che disciplineranno diritti ed obbligazioni delle parti e in particolare le modalità e le procedure più idonee alla veicolazione dei messaggi promozionali”.

Il  ritorno pubblicitario per chi investirà sarà quindi analizzato dall’amministrazione. Si potranno stampare depliant, o più impattanti totem affissi sui ponteggi, ma tutto dovrà rimanere in quella linea del decoro di cui la Giunta Renzi ha fatto la sua massima. Per capirsi niente maxi cartelloni o insegne a carattere blasfemo. Per assicurare il massimo controllo sarà proprio il Comune a vagliare tempi, superfici e contenuti del messaggio. La precedenza sarà data alle opere individuate nel programma dei Cento luoghi.
 

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