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Politica

Il nuovo piano sosta di Firenze contrastato da CasaPound

Questa notte i militanti di CasaPound Firenze hanno effettuato l'incappucciamento dei parchimetri in vaste zone della città "per denunciare la politica vessatoria dell'attuale amministrazione comunale culminata con il nuovo piano della sosta"

Durante la scorsa notte i militanti di CasaPound Firenze hanno attuato un'azione di ribellione contro il nuovo piano sosta della Giunta Renzi.
Un'azione "d'incappucciamento" dei parchimetri in modo da far intendere il loro dissenso verso l'ultima riforma della sosta fiorentina. Nel comunicato che riportiamo integralmente si definisce il costo del parcheggio una"gabella medioevale" e Renzi come il noto doganiere del film"Non ci resta che piangere".


CasaPound fa sapere che:"E’ incredibile che i fiorentini non si stiano rendendo conto che il sindaco Renzi li sta spremendo quanto, se non peggio, il suo predecessore tramite tutti gli aspetti del traffico cittadino. Allargare la ZCS1 a dismisura portando il costo della prima ora da 1 a 2 euro e il costo delle ore successive da 2 a 3 euro significa imporre una vera gabella di stile medievale, così come abolire i permessi sosta per i lavoratori e prevedere solo i permessi a 50 euro al mese.


A ciò si devono aggiungere anche tutti gli altri atteggiamenti che rendono odioso il comportamento di Palazzo Vecchio: la politica degli autovelox, in primis quello di viale Etruria con le sue 42.000 sanzioni in appena quattro mesi, che non serve assolutamente a prevenire comportamenti scorretti sulla strada ma solo a fare cassa, l’utilizzo massiccio della Polizia Municipale nel controllo della sosta al posto dei vigilini sottraendo risorse preziose al controllo del traffico, i servizi pubblici (ATAF e Linea) sempre più scadenti e costosi, la tramvia che si sta rivelando un fallimento in termini di passeggeri e comporterà penali salatissime per il mancato  raggiungimento della quota minima di biglietti venduti, la riduzione dei posti motorini in centro e nella prima periferia che costringe gli utilizzatori delle due ruote a dover parcheggiare al posto delle auto con il perenne rischio di multe e per ultima, ma non per questo meno importante, la decisione di iniziare la costruzione delle linee 2 e 3 della tramvia in contemporanea bloccando così Firenze da Peretola fino a Campo di Marte.

incappucciamento parchimetri firenze

Il Sindaco Renzi nel luglio 2009 aveva dichiarato a tutti gli organi di stampa che lui non accettava di fare il bilancio con le multe, perché queste ultime avrebbero dovuto servire a sanzionare i comportamenti scorretti e non per riempire la casse. Allora ci ha ripensato? Modificare la taratura di un autovelox seminascosto (fatto ammesso sia dall’Assessore Mattei che dal comandante della Polizia Municipale) senza avvertire è un modo di sanzionare i comportamenti scorretti? Oppure è esso stesso un comportamento scorretto? E poi se al punto 21 del programma elettorale dell’attuale Sindaco si parlava di eliminare il parcheggio a pagamento nelle zone ospedaliere, come gesto di rispetto nei confronti dei malati e dei loro familiari, perché è stato previsto un ticket di 50 centesimi l’ora dalle 8 di mattina alle 20 di sera?.


E’ evidente che il Sindaco “più amato dagli italiani” al di là di tante chiacchiere, incentivi alla rottamazione dei politici e presenze allo stadio utilizza una strategia degna proprio di quei vecchi marpioni della politica che Renzi dichiara di voler spedire in pensione. Prima con la svendita del patrimonio edilizio comunale, svendita sulla quale CasaPound Firenze ha già presentato un dossier, adesso con la ben conosciuta e detestabile politica delle multe il Sindaco sta tentando di tappare i buchi di bilancio eredità di un decennio di malagestione dell’ente. Ormai Renzi con i suoi provvedimenti sta assomigliando sempre più al doganiere del film “Non ci resta che piangere” che, quando arrivava qualcuno, non alzava neppure la testa e chiedeva “Chi siete? Cosa fate? Cosa portate? Un fiorino!”. E ai fiorentini, nel vero senso del termine, non resta altro che piangere".

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