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Pd lacerato, caos tessere a Signa e Borgo San Lorenzo

L’accusa del consigliere regionale Bambagioni: “E’ un partito antidemocratico”

Fino al 25 settembre era possibile iscriversi ai circoli del Partito democratico della Toscana  per poter partecipare ai congressi che si terranno nella seconda metà del mese di ottobre. Proprio a conclusione di questa fase precongressuale il segretario nazionale Matteo Renzi sarà a Firenze per incontrare i giovani dem. Sembra però che ci siano state anomalie nel tesseramento di alcuni comuni toscani.

“Ormai è un partito antidemocratico e poco trasparente - ha detto il consigliere regionale del PD Paolo Bambagioni -. In alcuni circoli sono stati presentati pacchetti di tessere oltre la data di scadenza, in altri è stata fatta una selezione dei nuovi tesserati”. Bambagioni parla in particolare della situazione che si è creata a Signa. “Dove si percepiva l'iscrizione dei ‘fedeli al capo’ si è favorito il tesseramento - ha sottolineato - mentre a Signa, dove la partecipazione poteva essere in discussione rispetto alla linea renziana, si è addirittura preteso che il segretario locale vedesse in faccia chi voleva iscriversi. Il partito è stato aperto solo per 4-5 ore, si è fatto fare alle persone anche 50 minuti di fila, costringendole poi a un interrogatorio di 15 minuti in cui è stato chiesto, ad esempio, chi era il presidente del Consiglio e chi il segretario del Pd”.

A Signa poi, sempre secondo Bambagioni, sarebbero state presentate 130 tessere in più oltre la data di scadenza. “Ho fatto tutto presente al segretario metropolitano Fabio Incatasciato - ha detto Bambagioni - al quale ho chiesto anche il commissariamento del Pd di Signa”. Irregolarità si sarebbero verificate anche nel circolo di Borgo San Lorenzo dove anche qui la corrente più vicina all’ex presidente del consiglio avrebbe presentato fuori tempo massimo le iscrizioni. A Borgo San Lorenzo corrono per la segreteria l’attuale segretario del Pd Gabriele Timpanelli e il neofita (per i democratici) Giacomo Bagni. Quest’ultimo ha sostenuto la candidatura a sindaco di Paolo Omoboni, ex socialista candidatosi nel 2015 con una lista civica alla poltrona di primo cittadino e poi passato al Partito democratico nell’inverno scorso. Bagni ha seduto nel consiglio comunale borghigiano nella precedente legislatura, era all’opposizione dell’ex sindaco dem (e adesso assessore all’urbanistica del Comune di Firenze) Giovanni Bettarini.

LA REPLICA DI FUOCO DEI DEM 

“Tanto le tessere fuori norma saranno accettate”, commenta Bambagioni che punta il dito contro la consigliera Pd Monia Monni. “Il mandante politico di tutto questo è lei - ha detto ancora -, oltretutto si sta proponendo come futuro segretario toscano dicendo di volere un partito diverso e più aperto”. Bambagioni alle ultime primarie del Pd per la segreteria ha sostenuto Michele Emiliano, e non ha intenzione di uscire dai democratici. “Ho la presunzione di aver costruito un partito di centrosinistra e di area progressista - ha detto - poi ci siamo sentiti espropriati nonostante i risultati referendari. Non lascio il partito in mano dei soli renziani”.  

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