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Elezioni, torna il Pci: “Servizi essenziali tutti pubblici. Le sanzioni alla Russia? Semmai mettiamole agli Usa”

In Toscana il Partito comunista italiano si presenta al Senato: “Torna un simbolo glorioso”. Tra le proposte l'uscita dalla Nato e la chiusura delle basi americane

Ripubblicizzare i settori strategici nazionali e servizi di base, a partire dalla gestione di acqua, gas, energia elettrica. E poi aumento dei salari, una scuola più inclusiva con un'assunzione massiccia di insegnanti, sanità universale e gratuita. Sono alcuni punti alla base del programma del Pci, Partito comunista italiano, come spiegato ieri alla presentazione dei candidati, che in Toscana si presenteranno solo al Senato.

“C'era poco tempo, e a cavallo di Ferragosto, per raccogliere le firme per la Camera. Ma il nome glorioso del Pci dopo 32 anni torna sulla scheda elettorale e questa è la novità più importante delle elezioni”, esulta Marco Barzanti, segretario regionale toscano e candidato all'uninominale 1 (Arezzo).

“Più Stato, meno mercato”, è l'incipit del programma elettorale. Più chiaro di così non si può. “Il nostro progetto prevede la ricostruzione di una casa per i comunisti e le comuniste d'Italia, per rilanciare diritti e valori annientati in 30 anni di malgoverni di centrodestra e centrosinistra”, spiega Barzanti.

“Oggi la priorità – prosegue il segretario regionale del partito -, è smettere di finanziare una guerra, quella in Ucraina, che non è nostra. E' necessario invece rilanciare con fondi pubblici investimenti in strutture sanitarie, istruzione e servizi sociali”.

Quanto al reddito di cittadinanza, “va mantenuto ma serve un meccanismo diverso nella distribuzione, affinché vada davvero a chi ha bisogno. Nello stesso tempo bisogna formare le persone che usufruiscono del reddito, mettendole nella condizione di poter trovare un lavoro”.

“I soldi per attuare quello che proponiamo si trovano, pensiamo solo che l'Italia ha inviato armi all'Ucraina per 37 miliardi di euro”. A proposito di questioni internazionali, Barzanti è “ovviamente contrario alle sanzioni alla Russia, semmai andrebbero imposte agli Stati Uniti”.

Nel programma c'è poi l'uscita dell'Italia dalla Nato e la richiesta “di porre fine all'occupazione che, con le basi Usa, va avanti in Italia fin dal dopoguerra”, come spiega Patrizio Andreoli, tra i dirigenti nazionali del partito e anche lui candidato in Toscana.

“Al centro del programma c'è anche il lavoro, che deve essere dignitoso e con salari più alti. Non dimentichiamo che l'Italia è in Europa lo Stato che negli ultimi venti anni ha difeso meno i salari: in termini reali, cioè di potere d'acquisto, sono addirittura calati di oltre il 2 per cento”, ricorda Andreoli.

Poi il ritorno all'originario articolo 81 della Costituzione, “cancellando quello scempio che è il pareggio di bilancio inserito nella Carta”. Tra le leggi che il Pci introdurrebbe, quella dell'omicidio sul lavoro, “per fermare una strage – è ancora Andreoli a parlare -, che è causata dall'assenza di tutele e di ispezioni. Non sono morti bianche ma nerissime”.

Capitolo scuola. “Deve essere inclusiva, pubblica, universale. Sono stati fatti tagli indecenti e invece dovrebbero essere assunti più insegnanti, per esempio per garantire a tutti il tempo pieno, che può essere un aiuto per tante famiglie, soprattutto le meno abbienti”, propone Anna Maria Zisa, candidata al collegio uninominale di Firenze. “Dove trovare i fondi? Iniziamo dal tagliare i finanziamenti alle scuole private e prendiamoli da lì”. Oltre alla proposta di una generale redistribuzione della ricchezza, fondata su un prelievo fiscale progressivo e con maggiori aliquote Irpef.

In economia, no alle cosiddette 'multiutility', le società che gestiscono insieme servizi vari come acqua, energia, gas, “perché fanno gli interessi delle grandi imprese e non quelli dei cittadini. Con la privatizzazione dei servizi, ormai è la storia che sta lì a dimostrarlo, la qualità del servizio è peggiorata ed i prezzi sono aumentati. Senza contare - aggiunge Barzanti -, che è stato tradito il referendum popolare che chiedeva l'acqua pubblica”.

Tra i temi locali, è ferma la posizione contraria all'ampliamento dell'aeroporto di Peretola: “E' necessario, invece, potenziare quello di Pisa”.

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