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Campi Bisenzio, un 'calcio' al fair play elettorale: la società sportiva invita a votare il candidato sindaco del Pd

Antonio Montelatici (Campi Domani-Fratelli d'Italia): "Il Lanciotto scende in campo politico sostenendo Fabbri e chiede voti ai soci: comportamento inopportuno che non ha niente a che fare con i valori dello sport"

"Il consiglio direttivo della Asd Lanciotto Campi Bisenzio ha deciso di far scendere in campo la società sportiva, stavolta però su un campo diverso da quello di calcio. Si tratta del campo politico, quello della campagna elettorale. Infatti, qualcuno ha ben pensato di usare la carta intestata della società per invitare a votare un candidato della lista 'Leonardo Fabbri Sindaco'. Sfruttando canali riservati alle comunicazioni ufficiali per gli iscritti (allenamenti, convocazioni), è stata recapitata a tutti una bella letterina nella quale, dopo aver scritto che 'la Asd Lanciotto non è una organizzazione politica e come tale non intende schierarsi', si dichiara tranquillamente che Manuele Querci sarà sostenuto come candidato al consiglio comunale". 

E' quanto denuncia Antonio Montelatici, candidato sindaco alle elezioni amministrative che si terranno a maggio a Campi Bisenzio (FI), sostenuto dalla civica Campi Domani, Fratelli d'Italia e Centrodestra per Montelatici.

"Tralasciando il paradosso 'non ci schieriamo, però vi diciamo per chi votare' - prosegue Montelatici - viene da domandarsi perché si sia voluto trascinare nell’agone politico il nome di una squadra di calcio. La risposta l’ha data il diretto interessato, ovvero il candidato che ha ricevuto il sostegno. Manuele Querci, in una seconda comunicazione inviata a tutte le famiglie dei tesserati, ha tenuto a specificare che non si candida per un fine politico amministrativo, ovvero per svolgere il ruolo di consigliere comunale, ma perché questa candidatura agevolerebbe non poco il suo lavoro di rappresentante della Lanciotto in ogni tavolo aperto con la politica".

"Non si tratta solo di un comportamento inopportuno, scorretto e contrario ai principi che dovrebbero ispirare una squadra di calcio. Dietro a queste affermazioni, c’è anche un modo di gestire i rapporti tra sport e politica cui deve essere messa definitivamente la parola 'fine'. Perché da queste parole emerge la convinzione che un’associazione debba mischiarsi alla politica per essere ascoltata e per ottenere qualcosa. Tutto ciò, invece, non ha nulla a che fare - conclude il candidato sindaco - con i valori che lo sport dovrebbe trasmettere ai giovani".


 

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