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Politica Campi Bisenzio

Campi Bisenzio: batosta per il Pd, eletto sindaco il candidato sinistra - 5 Stelle. I dem perdono anche a Pisa, Siena e Massa

Il nuovo primo cittadino è il 31enne Andrea Tagliaferri: perde il candidato di Emiliano Fossi, pesa la bassa affuenza alle urne. Esulta la destra

Pensare che la destra la dava per vinta, poi si è divisa in due candidati e non è arrivata nemmeno al ballottaggio. Alla fine Campi Bisenzio è andata all'alleanza sinistra - 5 Stelle: il nuovo sindaco è il giovane, 31enne, Andrea Tagliaferri, espressione di Sinistra Italiana e l'uomo dell'alleanza sinistra - 5 Stelle, appoggiato dalle liste 'Si Parco No aeroporto inceneritore', 'FareCittà', 'SI Campi A Sinistra', 'Movimento 5 Stelle 2050'.

Batosta per il Pd dunque, che appoggiava Leonardo Fabbri, un uomo per il quale si era speso anche l'ex sindaco e attuale segretario regionale del Pd, il deputato Emiliano Fossi. "Sono molto ottimista sul risultato di Campi al ballottaggio", diceva due settimane fa Fossi nell'analisi post voto. Le cose sono andate per un altro verso.

Andrea Tagliaferri nuovo sindaco di Campi Bisenzio

Il ballottaggio si è concluso oggi alle 15 e la vittoria di Tagliaferri su Fabbri è stata netta. Alle 16:30 è terminato lo scrutinio delle trentanove sezioni. Sono quasi quindici i punti di differenza tra i due: 57,3 per cento per il candidato di sinistra, Movimento 5 Stelle e civiche e 42,7 per l'uomo dei dem.

Certo, pesa la bassa affluenza alle urne. Al secondo turno, tra ieri ed oggi, hanno votato solo il 36,6 per cento degli aventi diritto, contro il 52 del primo turno (al ballottaggio del 2018, quando Fossi fu riconfermato primo cittadino, il dato si era fermato a 43,3).

Ma il dato politico è fortissimo: dopo Sesto Fiorentino, che nel 2016 vide trionfare il candidato di Sinistra Italiana Lorenzo Falchi contro quello del Pd Lorenzo Zambini (Falchi poi riconfermato anche nel 2021), la storia si ripete dunque a Campi Bisenzio, con un importante comune della Piana (quasi 50mila abitanti) che si sposta a sinistra, più a sinistra dell'asse Schlein-Fossi, nonostante i due nuovi segretari avessero fatto proprio dello spostamento a sinistra un perno della loro campagna.

Sconfitta anche di Fossi

E' sicuramente una sconfitta personale anche di Fossi, che era stato sindaco per gli ultimi due mandati e che per Fabbri si era speso in prima persona.

Da vedere come e quanto questa vittoria si ripercuoterà sugli equilibri politici futuri, anche in vista delle elezioni di maggio 2024 di Prato e soprattutto Firenze. Il Pd proseguirà l'abbraccio verso Renzi, a Firenze ancora forte, o si sposterà verso sinistra?

Il centrosinistra perde a Massa, Pisa e Siena

Per il centrosinistra e per il Pd bruttissime notizie anche dal resto della Toscana. Al ballottaggio erano andate anche Massa, Pisa e Siena, tre capoluoghi finiti al centrodestra per la prima volta nella storia repubblicana nel 2018.

"Fermata l'avanzata della destra", aveva detto, sempre Fossi, dopo il primo turno. Ebbene, in tutte e tre le città hanno vinto i candidati del centro destra: Francesco Persiani a Massa, Michele Conti a Pisa e Nicoletta Fabio a Siena. La destra esulta e si lancia a capofitto verso le amministrative della prossima primavera e verso il piatto forte, la Regione, per la quale si tornerà alle urne nel 2025 e messa nel mirino da tempo dal sindaco Fdi di Pistoia Alessandro Tomasi. Per la coppia Schlein-Fossi, invece, si aprono mesi difficili. Appena iniziato, il volo dei nuovi volti dem attraversa già una forte, fortissima perturbazione.

Il programma elettorale del nuovo sindaco, Andrea Tagliaferri

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