Insieme all’occupazione calano gli incidenti sul lavoro
Sono 14mila gli incidenti sul lavoro nei primo trimestre del 2011 in calo rispetto al 2010. Il procuratore Beniamino Deidda preannuncia l'introduzione di un protocollo tra Procure e dipartimenti di prevenzione
Sono mille in meno dello scorso anno gli incidenti sul lavoro nel primo trimestre del 2011. I dati sono stati forniti durante l’assemblea regionale dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Nel 2010 in Toscana gli infortuni sono stati 66.600, di cui 53 mortali: nel 2009 le morti bianche erano state 62. "I dati ufficiali - ha spiegato Daniela Cappelli (Cgil) - ci parlano di un calo degli infortuni sia a livello nazionale che a livello toscano: però il dato va rapportato anche al calo delle ore lavorate, per cui la diminuzione degli infortuni è importante ma non così eclatante come i numeri potrebbero far pensare". Secondo Cappelli "siamo in una situazione di crisi dove il lavoro diminuisce, e dove aumenta la possibilità di ricattabilità di chi lavora: si può rischiare di dover lavorare a tutti i costi". Il procuratore generale della Corte d’Appello di Firenze, Beniamino Deidda, ha parlato di una maggiore capacità di aggredire il fenomeno degli incidenti, ricordando come i sindacati debbano fare la loro parte.
PROBLEMI – Deidda ha sottolineato che per il momento il rinvio a giudizio dei responsabili viene effettuato in maniera intermittente, non con continuità, soprattutto per quello che riguarda le meno conosciute malattie professionali rispetto ai veri e propri infortuni.
Da rafforzare anche i dipartimenti di prevenzione “anche perché la quasi totalità delle aziende viene visitata scarsissime volte in un anno, il che significa la speranza dell'impunità in maniera generalizzata”.
Proprio la magistratura si sta muovendo su questo campo già da qualche anno. Il Csdm ha intrapreso la via della formazione dei “magistrati in materia di reati legati a infortuni o malattie professionali", il procuratore ha anche annunciato che tra poche settimane sarà varato "un protocollo fra tutte le procure della Repubblica della Toscana e tutti i dipartimenti di prevenzione, in cui ci si danno delle regole per affrontare le indagini in materia di infortuni e malattie professionali".
