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Aumento di stipendio con blitz: dirigente in Regione nei guai

Caso sull'ex dg di Careggi Calamai: il governatore Rossi chiede chiarimenti dopo l'interrogazione di Sì Toscana a Sinistra

Avrebbe aumentato lo stipendio ad alcuni dirigenti prima di trasferirsi da Careggi in Regione. E' un'accusa pesante quella mossa nell'interrogazione presentata in Consiglio regionale da Sì Toscana a Sinistra al nuovo capo del dipartimento della Salute Monica Calamai. A darne notizia è la cronaca fiorentina del quotidiano La Repubblica, che aggiunge come dopo quel provvedimento, dopo che da febbraio ha lasciato la direzione dell'ospedale "i loro compensi non avrebbero più potuto essere toccati" .

Poco dopo aver sistemato la sua squadra, secondo quanto riporta il quotidiano sulla base dell'interrogazione, Calamai avrebbe chiuso la porta a tutti gli altri, chiedendo ai direttori delle Asl di siglare una sorta di contratto nel quale si specifica che chi verrà trasferito dalle loro aziende in Regione non avrà aumenti.

Una situazione che ha convinto a chiedere chiarimenti lo stesso governatore Enrico Rossi: "Se non è vero lo si dica e lo si dimostri. Se invece fosse vero invito a rimediare subito, entro la giornata e a riportare la situazione in termini corretti", ha scritto su Facebook. "Voci mattutine dicono che ci potrebbero essere anche altri casi - aggiunge Rossi -. Bene. Se ci fossero, anche a questi si deve rimediare. Come si dice in gergo si verifichino tutti i comandi e le posizioni del Dipartimento. Aspetto gentilmente una risposta chiara". 

Nell’interrogazione Paolo Sarti e Tommaso Fattori di “Sì Toscana” chiedono quanto valgono gli stipendi delle persone trasferite dall’ospedale alla Regione (la cifra, scrive Repubblica, sarebbe intorno agli 800mila euro). Nella loro accusa Monica Calamai avrebbe pensato ai suoi più fidati collaboratori in un periodo di tagli nella pubblica amministrazione, specialmente nel settore della sanità

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