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Terrorismo, il consiglio ricorda la strage di via Fani: bufera sulla consigliera che esce dall'aula

Il Pd contro Amato, che replica: “Ero al telefono per un'emergenza familiare”

Il consiglio comunale ha ricordato oggi l'anniversario della strage di via Fani del 16 marzo 1978, quando le Brigate Rosse, portando a termine il rapimento di Aldo Moro, ammazzarono i cinque uomini della scorta del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro.

“Condanniamo tutti i vili atti di terrorismo, in ogni loro forma. Oggi ricordiamo le vittime di quel giorno e di tutti gli attentati terroristici, con vicinanza e cordoglio per i familiari della scorta e del presidente Moro (il cui cadavere sarà fatto ritrovare dalla Br il 9 maggio 1978, ndr)”, le parole della presidente del consiglio comunale Caterina Biti.

Proprio durante l'intervento di Biti la consigliera Miriam Amato, candidatasi alle elezioni del 4 marzo scorso con Potere al Popolo, è uscita dall'aula con il telefono all'orecchio, scatenando la reazione del Partito Democratico.

“Grande sconcerto per l'atteggiamento di Amato, che mentre tutto il consiglio ricordava il quarantennale della strage di via Fani e condannava le vergognose parole della brigatista (Barbara Balzerani, ndr) invitata al CPA, si è alzata e si è allontanata dal Salone dei Duecento. Evidentemente le parole della presidente Biti non le sono piaciute. Un gesto da insolente che riapre ferite, anche morali, che non si rimarginano”, si legge nella nota diffusa a nome di tutto il gruppo dal Partito democratico.

Accuse che Amato respinge al mittente. “Il Pd cerca la strumentalizzazione ad ogni costo. Ho abbandonato l'aula per un'urgenza familiare che mi ha costretta a lasciare il consiglio comunale. All'ultima conferenza dei capigruppo avevo approvato anche io la commemorazione di Aldo Moro a quarant'anni dai fatti di via Fani”, la replica della consigliera.

Venerdì sera, 16 marzo, proprio per il giorno dell'anniversario della strage, come ricordato anche dal comunicato del Pd, l'ex brigatista Barbara Balzerani era stata invitata a presentare un suo libro al centro sociale Cpa-Firenze Sud di via Villamagna, suscitando forti proteste, aumentate dopo le parole dell'ex brigatista, che è arrivata a dire che “ormai fare la vittima è un mestiere”.

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