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Bomba nella sede Pd, Nardella: "Volevano colpire il Pd e Firenze"

Il sindaco: "Non sono le solite scritte sui muri. Qui c'è qualcosa di più serio, premeditato". Rossi e Guerini: "Fatto gravissimo". Grasso: "Non possiamo abbassare la guardia". Alfano: "Grave atto intimidatorio". La solidarietà di Laura Boldrini

“Non siamo davanti ad una bravata, un gesto improvviso o alle solite scritte sui muri. Qui c'è qualcosa di più serio, premeditato, ben organizzato. Qui c’è la volontà di colpire la politica, il Partito Democratico e Firenze”. Il sindaco Dario Nardella ha raggiunto la sede regionale del Pd poco dopo le 13. Nove ore prima, alla 4 della scorsa notte, in via Forlanini, a due passi dal polo universitario di scienze sociali, lo scoppio che ha rimbombato in tutta Italia. Non tanto per i danni, una parete un po’ annerita, un vetro incrinato, ma per il messaggio partito da Firenze e rimbalzato come un tam-tam in tutti i luoghi della vita politica del Paese. Le fiamme di quell’ordigno artigianale – tre bombolette di gas da campeggio e liquido infiammabile –, senza rivendicazioni ma che gli investigatori della Questura di Firenze associano alla galassia anarchico – insurrezionalista vicina alla protesta No Tav, hanno acceso il dibattito politico a tutti i livelli.

Nardella-3-4“Tutto il Partito Democratico – ha sottolineato il sindaco durante il sopralluogo in via Forlanini – è tranquillo, fermo, unito nel condannare questo gesto ma anche nel non arretrare di un millimetro sui valori della legalità e della solidarietà. Firenze è una città al centro dell’attenzione di tutta Italia, siamo orgogliosi di questo, sentiamo tutta l’energia e la spinta di questo ruolo. Per questo non ci lasciamo intimorire né impressionare”.
“Non possiamo abbassare la guardia né sottovalutare questi episodi'”, ha scritto su Facebook il presidente del Senato Piero Grasso. La presidente della Camera Laura Boldrini ha espresso solidarietà al Pd telefonando al vicesegretario del partito Lorenzo Guerini. Lo stesso Guerini che in mattinata ha parlato di “atto gravissimo”.

“Fortunatamente – ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – non ci sono state conseguenze. Ma il solo fatto che ciò sia accaduto è un fatto gravissimo. Chi pratica la violenza attacca la democrazia e questi gesti intimidatori non sono tollerabili”. Per il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, “il grave atto intimidatorio rientra in schemi di violenza che abbiamo sempre contrastato e contro i quali lavoriamo”. “Nessuno si illuda che simili atti barbarici possano intimidire il cammino nell’opera di cambiamento del Paese”, ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Numerosi e bipartisan gli attestati di solidarietà ai democratici. Alessandro Di Battista, del M5S, ha manifestato “massima solidarietà” al Pd. “Tuttavia – ha aggiunto – non possiamo non far rilevare che il 20 maggio è stata bruciata a Giugliano la sede di M5S e non c’è stata nessuna solidarietà”.

QUESTURA – Secondo quanto scrive l’ANSA gli investigatori avrebbero acquisito elementi utili su cui lavorare per l'identificazione dei responsabili. Nelle ultime ore la polizia ha acquisito e visionato le immagini delle telecamere della zona e di quelle dell'impianto di videosorveglianza della sede del Pd. Queste ultime, secondo quanto emerso, scrive sempre l’ANSA, non sarebbero state tutte funzionanti.

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